venerdì 2 novembre 2012

Mondragone: l'Archeoclub lancia un grido di allarme per l'acquedotto romano in località Starza


Mondragone, località "Starza"
(arcata crollata, foto febbraio 2012)
Parte dall’Archeoclub di Mondragone la denuncia della particolare  situazione di degrado e di abbandono che sta minando uno dei gioielli archeologici della città: risulta crollata, infatti, una delle arcate dell’acquedotto lungo la via Appia antica a nord del criptoportico in località "Starza".
Il grido di allarme è stato lanciato alla Soprintendenza Archeologica di Caserta dai soci della sede di Mondragone dell'Archeoclub d'Italia con una lettera del presidente Michele Russo nella quale si chiede un intervento urgente che miri al recupero del materiale dell’arcata caduta per evitare che un'importante testimonianza archeologica del nostro territorio scompaia per sempre.

Mondragone, località "Starza", resti dell'acquedotto romano

La villa romana della Starza è uno degli esempi meglio conservati di ville rustiche dell’Ager Falernus. Le arcate di cui l’Archeoclub denuncia la parziale caduta erano parte dell’acquedotto che convogliava le acque verso il criptoportico della villa.
Il criptoportico, parzialmente ipogeo si presenta come un podio di grandi dimensioni, a pianta pressochè regolare articolata su tre bracci, all’interno dei quali si sviluppa la pars rustica della villa. Dal braccio più lungo si accede ad una cisterna della lunghezza di circa 14 metri, interamente rivestita in cocciopesto e su una parete i resti di un filtro per la depurazione delle acque.
La struttura della villa della Starza si articola in molteplici corpi di fabbrica con murature in opus incertum.

Mondragone, pianta del criptoportico in località Starza
(da Prospettive di memoria. Testimonianze archeologiche dalla città e dal territorio di Sinuessa, 1993)

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