martedì 10 settembre 2013

La Venere di Sinuessa esposta al Museo Archeologico di Paestum


La statua della Venere di Sinuessa
(foto di Salvatore Bertolino)


Esposta al Museo Archeologico di Paestum nell’ambito della mostra “Rosantico”, dedicata ai temi della natura e della bellezza che durerà fino al 31 ottobre 2013, la statua della Venere di Sinuessa che diviene così ambasciatrice in Italia delle "bellezze del Massico".
La statua in marmo, conosciuta come Venere (o Afrodite) di Sinuessa, fu rinvenuta nelle campagne di Mondragone nel 1911 durante alcuni lavori di sbancamento. Acefala, priva degli arti superiori, sicuramente una copia romana di un esemplare greco attribuito a Prassitele, rappresenta una figura femminile nell'attimo in cui esce dall'acqua. Il rinvenimento della statua nel territorio di Sinuessa è sicuramente da collegare alla presenza di una villa di Cicerone nella zona. 
Dopo il rinvenimento la statua è ospite del Museo archeologico di Napoli dove ha adornato le sale del Toro Farnese e quella delle Veneri. 
Nel 2006, per alcuni mesi, esaudendo un sogno impossibile dei cittadini mondragonesi, la statua della Venere fu esposta a Mondragone, ospite del Museo civico archeologico "Biagio Greco".
La mostra “Rosantico” allestita nel Museo archeologico di Paestum è dedicata al reimpianto della rosa nella zona dei templi. Insieme alla  statua proveniente da Sinuessa, anche reperti rinvenuti a Teano tra cui il vaso del Pittore di Afrodite e utensili di profumeria e cosmesi utilizzati dalle donne dell’antichità. 

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