La statua della Venere di Sinuessa (foto di Salvatore Bertolino) |
Esposta al Museo Archeologico di Paestum nell’ambito
della mostra “Rosantico”, dedicata ai temi della natura e della bellezza che
durerà fino al 31 ottobre 2013, la statua della Venere di Sinuessa che diviene così ambasciatrice in Italia delle "bellezze del Massico".
La statua in marmo, conosciuta come Venere (o Afrodite) di
Sinuessa, fu rinvenuta nelle campagne di Mondragone nel 1911 durante alcuni
lavori di sbancamento. Acefala, priva degli arti superiori, sicuramente una
copia romana di un esemplare greco attribuito a Prassitele, rappresenta una
figura femminile nell'attimo in cui esce dall'acqua. Il rinvenimento della
statua nel territorio di Sinuessa è sicuramente da collegare alla presenza di una villa di
Cicerone nella zona.
Dopo il rinvenimento la statua è ospite del Museo
archeologico di Napoli dove ha adornato le sale del Toro Farnese e quella delle
Veneri.
Nel 2006, per alcuni mesi, esaudendo un sogno
impossibile dei cittadini mondragonesi, la statua della Venere fu esposta a
Mondragone, ospite del Museo civico archeologico "Biagio Greco".
La mostra “Rosantico” allestita nel Museo archeologico di Paestum è dedicata al reimpianto della rosa nella zona dei templi.
Insieme alla statua proveniente da
Sinuessa, anche reperti rinvenuti a Teano tra cui il vaso del Pittore di
Afrodite e utensili di profumeria e cosmesi utilizzati dalle donne
dell’antichità.
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