La conoscenza di un territorio e dei suoi valori identitari costituisce non solo il fondamento di un sentimento di appartenenza per le comunità che vi risiedono, ma anche il presupposto per un reale apprezzamento e per una consapevolezza del valore, collettivo e individuale al tempo stesso, del patrimonio culturale locale, oltre che una condizione essenziale per la sua tutela e per la sua rinascita economica e sociale.

Knowing a country and its identity values is both the basis for a sense of belonging for local communities and the prerequisite for an appreciation and a true understanding of the single and collective importance of the cultural and territorial heritage. It is, moreover, the necessary condition to promote its protection and economic and social revival.

Visualizzazione post con etichetta storia religiosa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta storia religiosa. Mostra tutti i post

domenica 9 agosto 2015

Mondragone. Processione di barche per un rito antichissimo: "la Madonna che viene dal mare"

In programma domenica 7 agosto la processione per mare della Madonna Assunta. 

La processione per via mare partirà, come avviene ormai da anni, dalla località "Baia Azzurra" di Sessa Aurunca, 4 Km a nord di Mondragone e si snoderà fino a Mondragone Lido con la partecipazione di autorità religiose, civili e militari scortata dai mezzi della locale Capitaneria di Porto; una manifestazione che attira devoti e curiosi da tutta la regione e che negli anni è divenuta un evento attesissimo oltre che dalla popolazione residente, anche da quella dei paesi vicini e dai numerosi turisti che, assiepati lungo tutto il litorale domiziano, possono assistere ad uno spettacolo straordinario di oltre due ore di fuochi d'artificio che rendono onore alla Vergine al passaggio davanti ai lidi della nostra costa.






E’ un’antica e sana tradizione di fede popolare: "'a festa a mare" la chiamavano i nostri vecchi e per alcuni di loro rappresentava l'evento annuale per vedere il mare. 

Oggi sono soprattutto gli uomini di mare, i pescatori in primo piano, che sentono particolarmente e curano nei minimi particolari questa manifestazione che rappresenta l'evento centrale dell'Estate mondragonese.

E’ un tempo di preghiera e di riflessione sulla figura di Maria ed è un segno di benedizione per quanti operano nel settore turistico sia Mondragone che sull'intera fascia domiziana. 



Appuntamento a Baia Azzurra alle ore 20,30  di domenica 7 agosto con la partenza della statua della Madonna Assunta che attraverserà la costa domiziana. L'arrivo è previsto per le ore 22.00 circa a Mondragone con il doppio passaggio davanti ai Lidi della zona centrale del lungomare Camillo Federico. 







lunedì 8 giugno 2015

Carinola. Presentazione del volume "Carinola sacra" di Corrado Valente

Sabato 20 giugno 2015 alle ore 18.30 presso il Convento di san Francesco a Casanova di Carinola (Caserta) avrà luogo la presentazione del volume di Corrado Valente "Carinola sacra”, Armando Caramanica Editore.


Interverranno: 
dott. Roberto Carmine Leardi  (Storico dell’arte, cultore della materia Università degli Studi di Salerno, DISPAC); 
Ph. D. avv. Rosa Di Maio (Consigliere con delega alla Cultura del Comune di Carinola);
Ph. D. arch. Cesare Crova (Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro. Coordinatore comitato scientifico Officium – Collana di studi e ricerche); 
Ph. D. arch. Francesco Miraglia (Cultore della materia in Restauro II Università di Napoli); 
Prof. arch. Luigi Guerriero (Professore associato di Restauro Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale “L. Vanvitelli” II Università di Napoli).  

Sarà presente l'autore.



È un viaggio attraverso la storia, l’arte e la conservazione del patrimonio culturale di un’antica sede diocesana: Carinola sacra… Non sono semplici rimandi della memoria o accurate analisi storico-artistiche dei luoghi dello spirito, quanto la simbolica riapertura di un “rotolo” che racconta quanto è stato scritto e fissato per la futura e vitale riappropriazione di quei “luoghi”.
+ Orazio F. Piazza

Vescovo della Diocesi di Sessa Aurunca

domenica 17 maggio 2015

Festa di Maggio (terza domenica): l'Infiorata a Casanova di Carinola


Le “infiorate” sono tappeti artistici di fiori e foglie realizzati soprattutto per la festività del Corpus Domini, ma non solo, nel caso specifico, siamo a Casanova, un borgo del comune di Carinola e l’occasione è fissata per la terza domenica di maggio, quando la statua della Madonna della Grancelsa viene portata in processione dalla chiesa parrocchiale al santuario della Grancelsa sulla collina retrostante il piccolo borgo. 






La notte che precede la domenica dell'Infiorata non si dorme nel piccolo centro, fino al mattino presto, tutti i cittadini, grandi e piccoli, sono sulla strada della Grancelsa a colorare i mosaici ed i quadri, fino a comporre un grande tappeto per tutta la lunghezza della strada; i petali, le infiorescenze, le foglie, i semi, i frutti essiccati, i fondi del caffè, precedentemente smembrati, poi lasciati a riposare nel buio umido di grotte e cantine si riconpongono alla luce del sole per prendere nuove forme.





Le infiorate sono realizzate spontaneamente componendo fiori e foglie sul percorso della processione religiosa; caricati, attraverso il contatto con il sacro, di una forza salvifica, in alcuni paesi, dopo la festa i fiori vengono buttati nei campi come benedizione per un buon raccolto e protezione dalla grandine. 

E' pia consuetudine raccogliere i petali dell'infiorata e spargerli nelle vigne per scongiurare il pericolo della grandine.
Giovanni Musolino, Barbarano storia civile Storia religiosa




Carinola, frazione Casanova, Festa di maggio, infiorata 2015



Le cronache storiche ci parlano delle origini delle Infiorate e fanno risalire l’inizio di questo evento artistico al periodo “Barocco”.


Infatti, la prima “infiorata” si fa risalire al 29 giugno del 1625, quando, in Vaticano, in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo fu realizzato uno splendido tappeto di fiori in cui venivano riprodotte immagini sacre e altri soggetti. Addirittura il grande Lorenzo Bernini è tra i primi a cimentarsi in questa particolare arte decorativa. 

Da quella data, lentamente la tradizione si diffuse in molti paesi e città, e tra queste, certamente tra le più belle e antiche, sono da ricordare l’Infiorata di Genzano (RM), Genazzano (RM), Arcinazzo Romano (RM), Ranzi (Pietra Ligure - GE), Fucecchio (FI), Spello (PG), Gambatesa (CB), Noto (SR) e in Campania, S. Valentino Torio (SA), Acropoli (SA), Cusano Mutri (BN),  Casanova di Carinola (Caserta) e da ultima il borgo medievale di Sant'Angelo di Mondragone (Caserta), cittadine dove questa manifestazione devozionale, coinvolgente e spettacolare, occupa un posto di grande rispetto nel quadro generale delle tradizioni artistiche e culturali di questi luoghi, tanto da essere diventati appuntamenti attesi tutto l’anno non solo dai cittadini, ma anche dall’incredibile numero di turisti che questo tipo di manifestazione è capace di attirare.

Il testo, tratto dal web e liberamente interpretato, 
e le foto sono dell'autore:

Salvatore Bertolino

venerdì 30 gennaio 2015

Itinerari: verso il Santuario di Maria SS. dei Lattani a Roccamonfina



Per una comoda strada, fra castagni secolari e deliziosi borghi medievali, dal centro di Roccamonfina (m. 612) attraverso paesaggi stupendi, si sale verso la frazione Gallo, un modesto e tranquillo aggregato di case antiche, piene di storia e di testimonianze archeologiche; lungo il cammino ci vengono incontro luoghi d'arte di valore assoluto intrisi di memorie popolari, saperi e sapori antichi.
Rocce dalle forme curiose e uniche ricordano la passata attività vulcanica dell'area, oggi ricoperta da coltivazioni di castagni, il cui sviluppo rigoglioso è stato favorito nel tempo, dalla composizione mineralogica dei suoli lavici ottimale per le esigenze nutrizionali di questa specie.



Un territorio che cattura l'anima attraverso spazi, colori e sapori senza eguali, capaci di offrire al visitatore un'occasione unica per riscoprire le gioie della natura ed il piacere del buon vivere. 






Lungo la strada si possono ammirare straordinarie testimonianze storiche, che raccontano di un passato fatto di fede e di ingegno architettonico.




A Giglioli, un modesto gruppo di case, si può osservare un palazzo nobiliare con il blasone di coloro che lo abitarono ancora in bella mostra sul portone nobile e...  




quasi di fronte su di una casa di campagna una nicchia con una Madonnella di strada, di quelle che danno compagnia ai viandanti ed ai pellegrini nella salita verso il Santuario.



Nella frazione Gallo (m. 705) è possibile ammirare e visitare la Chiesa parrocchiale con il suo caratteristico campanile con la  cella campanaria ottagonale ed il sovrastante cuspide. 
La chiesa con interno a tre navate conserva un piccolo tabernacolo dell’olio santo del 1633.



Dalla frazione Gallo, proseguendo lungo la strada che porta ai monti Lattani, fiancheggiata dalle stazioni della Via Crucis, si arriva al quattrocentesco santuario di Maria SS. Dei Lattani (m. 765), in un luogo solitario e suggestivo, meta di numerosi pellegrinaggi.



Il santuario fu fondato nel 1430 da san Bernardino da Siena e da san Giacomo della Marca. 

lunedì 8 dicembre 2014

La Madonna delle Grotte nel teatro romano di Teano




L’altare della Vergine nel luogo conosciuto come "le Grotte” ha fatto ribattezzare l’area col nome di “Madonna delle Grotte”. Il percorso stradale che dal Savone attraversava i resti del teatro appare già nella pianta di G.B. Pacichelli (1703): l’altare doveva esistere già all’epoca eretto a protezione del viandante, costretto ad attraversare le rovine del teatro e possibile vittima di agguati e rapine nell’ultimo tratto del percorso verso la città di Teano.


Teano. Teatro romano


Con il secondo conflitto mondiale e l’abbandono a più riprese dell’area della città alta, la zona del teatro cominciò ad essere utilizzata stabilmente come rifugio. Testimonianze orali ricordano come durante il bombardamento del 6 ottobre del 1943 molti civili fossero scampati alla morte fuggendo terrorizzati nelle campagne e trovando scampo anche tra le mura del teatro. Cessate le ostilità, l’esultanza per essere sopravvissuti alla guerra ed aver evitato la deportazione in Germania, si trasformò in preghiera di ringraziamento alla Vergine.
Da quel momento e in occasioni delle celebrazioni del mese di Maggio e di Settembre si celebrò un culto, si decise di restaurare periodicamente l’altare e di posizionare una lamina di stagno con l’immagine dipinta della Madonna, ponendola al di sopra del vecchio affresco rovinato dal tempo.


Teano. Teatro romano
L'altare della Madonna delle Grotte addossato al muro di fondo dell'ambulacro superiore



Il testo è tratto dal cartiglio apposto nei pressi dell'altare.
Le foto sono di Salvatore Bertolino