La conoscenza di un territorio e dei suoi valori identitari costituisce non solo il fondamento di un sentimento di appartenenza per le comunità che vi risiedono, ma anche il presupposto per un reale apprezzamento e per una consapevolezza del valore, collettivo e individuale al tempo stesso, del patrimonio culturale locale, oltre che una condizione essenziale per la sua tutela e per la sua rinascita economica e sociale.

Knowing a country and its identity values is both the basis for a sense of belonging for local communities and the prerequisite for an appreciation and a true understanding of the single and collective importance of the cultural and territorial heritage. It is, moreover, the necessary condition to promote its protection and economic and social revival.

sabato 5 gennaio 2013

FooF: a Mondragone il primo Museo del Cane in Italia


Il logo del Museo del cane
Il nostro territorio si arricchisce di un’altra eccellenza: è stato inaugurato il 23 dicembre 2012, per iniziativa dell'Associazione di promozione sociale Vivimondo, di cui è Presidente l'architetto Vito Luigi Pellegrino, il primo Museo in Italia interamente dedicato al cane, alla sua evoluzione ed al suo rapporto con l’uomo. L'iniziativa che intende fornire un supporto concreto agli obiettivi di tutela dei diritti contro lo sfruttamento degli animali, sorge nel territorio del comune di Mondragone, località Casella Chianese, appena qualche chilometro fuori dell’abitato.
Il Museo si sviluppa su oltre quattrocento metri quadrati in una struttura creata secondo i criteri di un moderno spazio espositivo con un’area esterna che prevede percorsi con i cani, a fianco il canile che accoglie i cani randagi di alcuni comuni della Regione Campania.


Mondragone, Museo del cane

All’interno in esposizione la storia del cane nei suoi molteplici aspetti: innanzitutto l’evoluzione dei canidi a partire dalla preistoria con l’esposizione di alcuni crani fossili, poi il cane nella storia, e qui troviamo alcune sculture raffiguranti il cane nel rapporto con gli antici Egizi e con la civiltà cinese con ancora due bellissime sculture in avorio raffiguranti i cani protettori della casa. Ancora il cane nella cinematografia con bellissimi poster di propaganda cinematografica, il cane nell'arte ed il cane nell’economia con raffigurazione di cani da lavoro e l’esposizione di alcune originali slitte da neve  e di un carrettino con traino per il trasporto del latte, alla parete foto originali di cani da lavoro.






Ancora di rilievo un bronzo originale di Botero ed un fossile di cane di 35 milioni di anni fa acquistato in America.
Interessante una collezione di collari provenienti da tutto il mondo.
Alla fine del percorso espositivo e didattico un’area break con un salottino ed un’interessante biblioteca tutta incentrata sul cane ed ancora l’area shop: libri, gadget, prodotti per Fido.
Il nostro territorio si arrichisce del primo Museo in Italia pensato per raccontare l’evoluzione e il rapporto cane-uomo evidenziandone alcuni aspetti attraverso immagini ed opere di valenza artistica, accessori di importanza storica e video educativi, nonché un percorso per riconoscere cani di 40 razze e interagire con cagnolini desiderosi di essere adottati.

La struttura che ha avuto il patrocinio del Consiglio Regionale della Regione Campania, quello della Provincia di Caserta, del Comune di Mondragone, dell'Enci, dell’Assocanili, del Gruppo Cinofilo Partenopeo,  è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30.

Mondragone, Museo del cane



Mondragone, Museo del cane


giovedì 3 gennaio 2013

Cittadinanza onoraria di Santa Maria la Fossa per il prof. Giancarlo Bova


I volumi che  Giancarlo Bova ha dedicato a Santa Maria La Fossa:
“La chiesa di Maria SS. Assunta in Cielo in Santa Maria La Fossa. I Greci”, (2007) e
“I Più antichi documenti di S. Maria La Fossa. Greci ed Ebrei” (2012),
entrambi pubblicati a cura della Edizioni Scientifiche Italiane.


Sarà conferita domani 4 gennaio 2013 la cittadinanza onoraria al prof. Giancarlo Bova da parte del Sindaco di Santa Maria la Fossa, Antonio Papa, nel corso di una suggestiva cerimonia che si svolgerà a partire dalle ore 16,00 nei locali della Biblioteca comunale.
“Per essersi particolarmente distinto grazie alla sua attività di storico” e per essere “tra i maggiori studiosi del Sud Italia”. "Per aver con i suoi scritti contribuito a far conoscere un tesoro inestimabile che è rappresentato dalla chiesa madre intitolata all’Assunta".  

E’ questa la motivazione, su proposta unanime della giunta e voto altrettanto unanime del consiglio comunale, con la quale è stata conferita la cittadinanza onoraria al professor Giancarlo Bova, storico, paleografo e filologo italiano, editore di testi medievali.



Giancarlo Bova è stato discepolo di Jole Mazzoleni, della quale ha continuato l'opera di edizione delle pergamene di Capua. Ha prestato la sua opera come Consigliere di Amministrazione della Fondazione Marino Piazzolla (Roma) e ha collaborato con le Università di Napoli e Cassino. Ha fatto parte inoltre del Comitato scientifico di «Benedictina» (Roma) e ha collaborato con le riviste «Studi magrebini» (Istituto Universitario Orientale, Napoli), «Studi storici e religiosi» (Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, Capua) e «Capys» (oggi, Pontificia Facoltà Teologica, cit., Capua). Attualmente è membro della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro, fa parte dei Comitati scientifici internazionali delle riviste «Theoretical and Empirical Researches in Urban Management» e «Management Research and Practice» dell’Accademia di Studi Economici di Bucarest; dirige le Collane «Corpus membranarum Capuanarum» e «Civiltà e radici di Terra di Lavoro», per conto delle Edizioni Scientifiche Italiane (Napoli).
In particolare, tra le sue opere si ricordano La vita quotidiana a Capua al tempo delle Crociate, gli studi sulle Scuole Mediche Capuane, sugli stanziamenti ebraici in Terra di Lavoro, sulla presenza di Daniti, Siriaci, Medici, Maccabei e Sadducei nella diocesi di Capua, sulla basilica di Sant'Angelo in Formis, sulle chiese di Santa Maria la Fossa, di Francolise, di Grazzanise e di San Prisco. Il 16 dicembre 1993 è stato relatore a Caserta al Convegno nazionale di studi sul tema Caserta e la sua diocesi in età moderna e contemporanea; il 19 giugno 2002 è stato relatore a Firenze al Convegno internazionale di studi Nuove ipotesi sull’origine della famiglia Medici; il 16 marzo 2007 ha partecipato a Napoli al Seminario di studio Tra storia e urbanistica.



Copertina del volume
“La Chiesa di S. Maria delle Grazie in Francolise”,
a cura della Edizioni Scientifiche Italiane.

Carinola. Mostra - Concorso Presepi 2012 -X edizione "Natività senza frontiere"



"L'immagine della Natività ha sempre incantato grandi e piccini. E' tradizione preparare il presepe, dove la nascita di Gesù Bambino viene rappresentato in ambienti, luoghi e con materiali ispirati dalla libera immaginazione di ognuno."

Continua fino al giorno 6 gennaio 2013 presso il prestigioso Palazzo Novelli di Carinola la Mostra-Concorso Presepi 2012, X edizione, "Natività senza Frontiere" organizzata dal C.I.F. -Centro Italiano Femminile- sezione di Carinola con il patrocinio del Comune di Carinola.
Sono esposti presepi realizzati da alunni e studenti delle Scuole di ogni ordine e grado, dagli Enti del terzo settore operanti sul territorio, dalla Casa Circondariale di Carinola, dalle Famiglie e dalle Parrocchie.
La premiazione dei lavori esposti si terrà domenica 6 Gennaio 2013 alle ore 17,00.








Nella stessa sala è ospitato in esposizione permanente un presepe che rappresenta uno scorcio di paesaggio di Carinola degli inizi dell'Ottocento.

Carinola, alcune scene dell'allestimento presepiale permanente presente nel palazzo Novelli 

mercoledì 2 gennaio 2013

Mondragone: antichi portali nel Casale di Sant'Angelo


Casale di Sant'Angelo






Casale di Sant'Angelo


La conoscenza di un luogo, sia esso una città, un borgo, una chiesa, un palazzo, implica, molto spesso, varcarne l’ingresso. 
L’ingresso pertanto si pone sia come il limite tra il chiuso e l’aperto, il privato ed il pubblico, sia come l’elemento visivo immediato, a volte simbolo del potere e del prestigio di una città o di una famiglia.
In piperno, pietra locale, travertino, marmi policromi, a volte in mattoni o semplice muratura, gli archi, le porte, i portoni rappresentano l’espressione visiva e celebrativa delle famiglie committenti, destinati a conservarne nel tempo il nome, il fasto e la storia.


Casale di Sant'Angelo



La chiave di volta, l’elemento centrale che congiunge i conci dei due semiarchi, ci fornisce spesso molte indicazioni: la datazione del manufatto, il nome o le iniziali del proprietario e qualche volta, opera di sapienti scalpellini dell’epoca, il blasone finemente lavorato nella dura pietra.


Casale di Sant'Angelo




Casale di Sant'Angelo




Nelle foto sono rappresentati vecchi portali di abitazioni e palazzi di Mondragone ancora esistenti che, se tutelati, recuperati e valorizzati, possono contribuire al mantenimento di un patrimonio di monumenti e di memorie che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perduto. Sono aspetti della nostra città, a volte sconosciuti, che rappresentano lo svolgersi di una  storia millenaria che ha lasciato segni indelebili.



Casale di Sant'Angelo




Casale di Sant'Angelo





Casale di Sant'Angelo