La conoscenza di un territorio e dei suoi valori identitari costituisce non solo il fondamento di un sentimento di appartenenza per le comunità che vi risiedono, ma anche il presupposto per un reale apprezzamento e per una consapevolezza del valore, collettivo e individuale al tempo stesso, del patrimonio culturale locale, oltre che una condizione essenziale per la sua tutela e per la sua rinascita economica e sociale.

Knowing a country and its identity values is both the basis for a sense of belonging for local communities and the prerequisite for an appreciation and a true understanding of the single and collective importance of the cultural and territorial heritage. It is, moreover, the necessary condition to promote its protection and economic and social revival.

lunedì 10 dicembre 2018

Urban Feel. La Mostra fotografica di Luca Fastampa su New York



Una volta che siete vissuti a New York per qualche tempo e la città è diventata casa vostra, non c'è altro posto altrettanto bello. Qui si concentra tutto, popolazione, arte, teatro, letteratura, editoria, import, affari, assassinii, aggressioni di strada, lusso, povertà. E tutto di tutto. Va avanti tutta notte, è instancabile.
-John Steibeck-



Un grande manifesto con lo skyline della Grande Mela all'ingresso del settecentesco portale in marmo locale di Palazzo Tarcagnota accoglie il visitatore alla Mostra fotografica "New York Urban Feel" che Luca Fastampa ha allestito nella sua Città.
La mostra è ospitata in un locale al piano terra dell'edificio divenuto polo culturale di Mondragone, un tempo scuderia o deposito dell’imponente edificio proprietà della famiglia Tarcagnota, oggi acquisito al patrimonio comunale. 
Un allestimento, molto ben curato, che si configura come un cantiere edile in cui i lavori siano stati temporaneamente sospesi e le foto di Luca abbiano per un momento occupato gli spazi. 

Scorci di paesaggi urbani e frammenti di vita quotidiana, brandelli di murales, vagabondi, monumenti, vetrine, scorci di strada, passando attraverso l'occhio e la Nikon d750 di Luca Fastampa sono divenute emozioni.

"E' un vero piacere poter scrivere di Urban Feel, un progetto artistico di Luca Fastampa, che nasce dalle nostre conversazioni e dalle ricerche avvenute prima nell'atelier "Studio 21" e poi nella Grande Mela.
New York ci ha ipnotizzati e ispirati, prima ancora di andarci. Urban Feel è la materializzazione di un progetto nato nel 2015, che ha finalmente preso forma e colore, su carta fotografica e su tela. Luca ha cercato di cogliere le sensazioni che si respiravano nell'aria; ha reso con calore e perizia tecnica l'anima di una città magica. I suoi scatti hanno immortalato persone e cose, movimenti e colori, anima e corpo di una metropoli viva, che ti entra nel sangue e ti toglie il respiro."

Pasquale Sorrentino
dalla prefazione al catalogo della Mostra 



Luca Fastampa è nato a Formia (LT) nel 1980.
Figlio d'arte, si appassiona alla fotografia già da bambino, frequentando gli studi fotografici di famiglia, per apprenderne le tecniche e le infinite possibilità di creazione artistica.
La sua carriera è iniziata con la fotografia analogica, per poi passare al digitale.
Si diploma nel 2001 presso l'Accademia fotografica Altieri di Roma, con la quale ha collaborato a diversi progetti nel campo della pubblicità e della moda.
Ha partecipato con successo a varie mostre fotografiche, in Italia e all'estero: tra le più importanti si ricorda la XVI edizione di "Arte e motori" di Riccione -dove espone il reportage London- e a Cracovia al concorso internazionale Urban Contest.
Particolarmente esperto e appassionato della camera oscura -dove per anni ha prodotto immagini artistiche in bianco e nero- si contraddistingue per una fotografia istintiva e naturale.
Le sue foto sono pubblicate su importanti riviste e testate giornalistiche locali e nazionali.
Vive ed opera a Mondragone (Caserta).

La biografia è stata tratta dal Catalogo della Mostra



Un grazie di cuore all'amico Cosimo Antitomaso per la concessione all'uso delle foto.



  






sabato 28 aprile 2018

E se la strada ferrata fosse passata per Mondragone...?


Verso il traforo del monte Massico

... ci sarebbero state mille altre soluzioni, ma si preferì bucare la montagna. Si preferì scavare un tunnel, a quei tempi non esistevano le talpe che si usano oggi, di oltre 5 chilometri. Esattamente 5 chilometri e 377 metri che dal territorio attuale di Falciano del Massico arriva alla frazione Piedimonte di Sessa Aurunca.

Cartolina d'epoca raffigurante il progetto della nuova linea ferroviaria
(collezione privata Simone Trano - Formia)


Tutto questo per non deviare, aggirando la catena del Massico e passare sulla costa. Si fece tutto questo per le resistenze al progetto da parte della famiglia Tarcagnota che così evitò di far tagliare in due il feudo di loro proprietà "Cappelloni".
Si era agli inizi del 1900 quando accadeva tutto questo, il tronco da Formia a Villa Literno fu inaugurato nel 1927. 
E così mentre a Pozzuoli si sventrò una intera area archeologica per permettere il passaggio della ferrovia al centro della città, oggi abbiamo la stazione ferroviaria a circa 7 km dal centro abitato.
La situazione è quella che si vede. 
Non esiste una sala di aspetto degna di tale nome, non un punto di ristoro, non un parcheggio, mezzi pubblici di collegamento a singhiozzo ed una strada di cui è meglio non parlare!










Il vecchio scalo merci


domenica 15 aprile 2018

Per le vie del Borgo... IV edizione a Cascano di Sessa Aurunca




PER LE VIE DEL BORGO
29 aprile 2018 a Cascano di Sessa Aurunca (Ce)





Non solo enogastronomia, ma anche stand di artigianato antico e moderno. Sarà, inoltre, possibile vedere dal vivo la lavorazione della ceramica, di cui Cascano è famosa fin dall'antichità. Ma non finisce qui, perché sarà possibile scoprire, in una passeggiata storico-artistica, le bellezze e le tradizioni del Borgo.








mercoledì 28 marzo 2018

I Riti penitenziali: la Settimana Santa a Sessa Aurunca



Vivere la Storia, diventare protagonista
cogliendo l'essenza di un'antica professione di fede.
Sulle note di un vetusto canto
sfilano i penitenti perpetrando un rito secolare.
Sessa Aurunca diviene così il teatro di una storia
affascinante dove Fede, passione e spiritualità popolare
si fondono in un unico e straordinario evento.















venerdì 26 gennaio 2018

Valogno, borgo d'Arte e di... Memoria. Per non dimenticare



In un angolo del campo di concentramento, a un passo da dove si innalzavano gli infami forni crematori, nella ruvida superficie di una pietra, qualcuno, chi?, aveva inciso con l’aiuto di un coltello forse, o di un chiodo, la più drammatica delle proteste: “Io sono stato qui e nessuno racconterà la mia storia”.
Luis Sepulveda 





NO! Non è così!
Da domani 27 gennaio 2018 Valogno Borgo d'Arte racconterà la Tua Storia e la Storia di Milioni di persone come Te, uomini, donne, vecchi e bambini, accomunati tutti dallo stesso triste ed infame destino.
E lo farà, in modo permanente, con una installazione semplice, la camicia a righe di un bambino che mani di bambino hanno saputo rendere simile a quella che, un giorno di tanti anni fa, ti hanno fatto indossare e che forse portavi anche il giorno della tua morte.

Valogno Borgo d'Arte saprà cancellare il grigio della fuliggine che annerisce il tessuto e renderà vivi i colori della camicia... saranno i Colori del Ricordo contro le barbarie dell'uomo.





Le foto sono di Giovanni Casale e Dora Mesolella 
e sono state utilizzate anche per la realizzazione del poster di apertura. 
Grazie.

giovedì 11 gennaio 2018

Sessa Aurunca e Terra di Lavoro nei moti del 1799.

Sabato 13 gennaio 2018, alle ore 17:30, nella Biblioteca Comunale “Gaius Lucilius” sita presso il Castello Ducale di Sessa Aurunca (Ce), si terrà un importante convegno storico dal titolo “1799, le insorgenze in Terra di Lavoro e al Ducato di Sessa nel Regno di Napoli”, durante il quale sarà presentato il libro “Storia della spedizione dell’eminentissimo cardinale D. Fabrizio Ruffo compilata da D. Domenico Petromasi a cura e con un saggio introduttivo di Fernando Riccardi” edito dall’Associazione Identitaria “Alta Terra di Lavoro”.




L’evento è promosso dall’Associazione Turistica “Pro Loco” Sessa Aurunca, con il patrocinio morale del Comune di Sessa Aurunca, in collaborazione con l’Associazione Identitaria “Alta Terra di Lavoro”.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Sessa Aurunca, Silvio Sasso, e del Presidente della Pro Loco Sessa Aurunca, Rosario Ago, interverranno Claudio Saltarelli, Presidente dell’Associazione Identitaria “Alta Terra di Lavoro, e Fernando Riccardi, Giornalista, storico e autore del saggio introduttivo. Al termine degli interventi seguirà un dibattito.