Ventaroli di Carinola.
Basilica di S. Maria di Foro
Claudio. L'affresco absidale
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La chiesa di S. Maria di Foro Claudio sorge in un luogo ameno
e salubre a Ventaroli, piccolo centro abitato distante 2 km da Carinola, in
provincia di Caserta. È un tempio probabilmente fondato tra il IV e V secolo. A
conferma della sua antica costruzione durante lavori di manutenzione e
consolidamento statico sono venuti in luce nell’area del sagrato resti di
strutture murarie di età paleocristiana e
strutture in muratura listata della chiesa dell’VIII secolo.
Ventaroli di Carinola.
Basilica di S. Maria di Foro Claudio. Strutture murarie paleocristiane
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La basilica –
detta anche “Episcopio” perché sede vescovile fin a quando sotto San Bernardo
(1087-1099), la sede episcopale fu trasferita a Carinola –, è un piccolo
edificio e vi si accede scendendo sette scalini, essendo il pavimento più basso
del terreno circostante. Quasi sicuramente la basilica fu ricostruita prima del
1087. Questo tempio prima fu denominato di Santa
Maria di Valle d’Oro, poi di Santa
Maria dell’Episcopio, e quindi di Santa
Maria della Libera, poiché vi si venerava la Vergine che liberò e preservò
mirabilmente chiunque ad essa ricorreva dal luttuoso contagio della peste del
1656.
Nonostante il suo indiscusso valore storico-artistico l’ex
Cattedrale non ha ricevuto, nel corso dei decenni, necessarie cure. Solo nel
1971 si realizzò un solaio con travi in ferro, preservando così l’elemento più
importante della chiesa, ovvero gli affreschi.
Ventaroli di Carinola.
Basilica di S. Maria di Foro Claudio. La facciata
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Ventaroli di Carinola.
Basilica di S. Maria di Foro Claudio. L'abside visto dall'esterno
Seguendo un sentiero tra le campagne si giunge alla chiesa, la
cui facciata mostra un elegante portale rinascimentale e il paramento murario
rivela evidenti resti del triforium.
L’interno è a tre navate, divise da quattordici
colonne monolitiche, con capitelli corinzi e con tre absidi a forma
semicircolare, copertura a tetto e quattro finestroni per lato sulla navata
centrale. All’interno, sei finestroni strombati danno luce alla navata
sinistra, mentre quella destra appare senza aperture, il che fa pensare che ci
fosse un corpo di fabbrica addossato a detto lato.
Ventaroli di Carinola.
Basilica di S. Maria di Foro Claudio. Il portale rinascimentale
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Nella navata nord si ammira un affresco quattrocentesco con S.
Leonardo, la Madonna con il Bambino fra i Santi Nicola e Bernardo, attribuito a
Nicola da Belarducci e Antonino, suo compaesano, da Carinola. Alle pareti
figura un Giudizio Universale alterato, mentre meglio conservate sono le
raffigurazioni dei vari “mestieri”.
Ventaroli di Carinola.
Basilica di S. Maria di Foro Claudio. Particolare dell'affresco absidale
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Nell’abside centrale l’affresco più
interessante, una Madonna con Bambino chiamata Vergine di Valledoro, seduta su un trono imperiale fra due angeli,
mentre al di sotto un Arcangelo è posto fra i Santi Pietro e Paolo ai cui piedi
corre una fascia decorata di elefanti.
Nelle absidi laterali e sulla parete della navata meridionale
figurano monaci benedettini e una Madonna con il Bambino.
La datazione di questi affreschi è discussa, ma sono
assegnabili tra la fine dell’XI e la prima metà del XII secolo.
Ventaroli di Carinola.
Basilica di S. Maria di Foro Claudio. Affresco
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Ventaroli di Carinola.
Basilica di S. Maria di Foro Claudio. Affresco raffigurante San Martino di monte Massico
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Ventaroli di Carinola.
Basilica di S. Maria di Foro Claudio. Una delle allegorie dei mestieri
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Il testo è tratto da:
L'influenza cassinese nelle più antiche chiese medievali della Campania.
Fonti storiche, architettoniche e archeologiche
di Pierfrancesco Rescio.
Le foto sono di Salvatore Bertolino.
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