Gennaio, è questo il periodo di riposo assoluto della vite, il periodo adatto per procedere alla potatura. Il nostro sistema è di lasciare uno “sperone” ed un tralcio che andremo a sistemare sul primo filo, lasciando al massimo sei/sette gemme, in modo da limitare il potenziale quantitativo
e favorire al massimo la qualità. Dopo il taglio, il piccolo "sperone" con solo
due gemme, dette miste, porterà il nuovo tralcio fruttifero
con foglie e grappoli. Questi ultimi, infatti, nascono sempre sui
tralci di un anno di età e mai direttamente dal legno vecchio.
Una volta
completata la potatura, si procede alla raccolta in fascine dei sarmenti (i
tralci residui della potatura che noi chiamiamo "viticaglie") che accatastate negli ampi spazi a
capo dei filari sono successivamente bruciate allo scopo di evitare la diffusione di malattie nel
vigneto. Le ceneri ricche di potassio contribuiranno alla concimazione, unitamente ad un poco di altro concime organico.
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