Casale di Sant'Angelo |
La conoscenza di un luogo, sia esso una città, un
borgo, una chiesa, un palazzo, implica, molto spesso, varcarne l’ingresso.
L’ingresso pertanto si pone sia come il limite tra il chiuso e l’aperto, il
privato ed il pubblico, sia come l’elemento visivo immediato, a volte simbolo del
potere e del prestigio di una città o di una famiglia.
In piperno, pietra locale, travertino, marmi
policromi, a volte in mattoni o semplice muratura, gli archi, le porte, i
portoni rappresentano l’espressione visiva e celebrativa delle famiglie
committenti, destinati a conservarne nel tempo il nome, il fasto e la storia.
La chiave di volta, l’elemento centrale che congiunge
i conci dei due semiarchi, ci fornisce spesso molte indicazioni: la datazione
del manufatto, il nome o le iniziali del proprietario e qualche volta, opera di
sapienti scalpellini dell’epoca, il blasone finemente lavorato nella dura
pietra.
Nelle foto sono rappresentati vecchi portali di abitazioni e palazzi di Mondragone ancora
esistenti che, se tutelati, recuperati e valorizzati, possono contribuire al
mantenimento di un patrimonio di monumenti e di memorie che altrimenti andrebbe
irrimediabilmente perduto. Sono aspetti della nostra città, a volte sconosciuti, che rappresentano lo svolgersi di una storia millenaria che ha lasciato segni
indelebili.
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