domenica 7 dicembre 2014

Teatro di Teanum Sidicinum




Il Teatro si trova nell’area della così detta città bassa, sulle pendici orientali dell’altura denominata Villino S. Antonio, a brevissima distanza dalla zona di San Pietro a Fuoco, identificata con il Foro. 
Il più antico teatro fu costruito alla fine del II secolo a.C. con muri e volte in opera incerta che sorreggevano la cavea: si tratta del più antico esempio di tale tipo di teatro in Italia. Il monumento formava un complesso unitario con un santuario, con ogni probabilità dedicato ad Apollo, costruito su una terrazza artificiale posta alle spalle della cavea, dalla quale era raggiungibile attraverso due rampe sotterranee. Il teatro fu ingrandito agli inizi del III secolo d.C. con lavori iniziati per volontà dell’imperatore Settimio Severo, conclusi sotto il regno di Gordiano III.
La cavea, suddivisa in quattro ranghi di sedili, raggiunse 85 metri di diametro e fu costruito un grandioso edificio scenico alto più di 25 metri. Un colonnato concludeva la sommità dell’edificio. 


Teatro di Teanum Sidicinum.
Ambulacro superiore, oggi adibito ad Antiquarium


La scena fui decorata con colonne ricavate nei marmi più preziosi proveninenti da tutto l’Impero e impreziosita da rilievi con Vittorie e trofei, lastre con maschere e da un grande numero di statue in marmo greco raffiguranti sia divinità, sia personaggi illustri della città e membri della famiglia imperiale.

Teatro di Teanum Sidicinum.
Capitello in marmo
Teatro di Teanum Sidicinum.
Statua in marmo rappresentante figura femminile

In età medievale il teatro fu prima una cava a cielo aperto, poi sulle sue macerie fu costruito un piccolo quartiere artigianale e di residenza.
Nel XVIII secolo sulle rovine passava la strada che conduceva alla rocca.


Il testo è tratto dal Cartiglio apposto all'ingresso della struttura.
Foto di Salvatore Bertolino

Nessun commento:

Posta un commento