lunedì 22 dicembre 2014

Un augurio e trentamila volte... Grazie!


Cari lettori,

siamo giunti alla fine del terzo anno di attività di questo blog “Monte Massico ed il territorio tra i fiumi Garigliano e Volturno, un territorio abitato fin dalla preistoria, come dimostrano gli scavi in corso nella grotta di roccia San Sebastiano a Mondragone, una terra che fu culla della civiltà ausona-aurunca, poi romana con gli insediamenti di Minturnae, Sinuessa, Suessa, Teanum, Cales, terra che ha visto addirittura un'occupazione saracena con l’insediamento dell’IX secolo alla foce del Garigliano,  e, in seguito, territorio dei Normanni, di Aragonesi, degli Angioini, e poi dei Marzano e dei Carafa.
Di questo territorio vi ho fatto conoscere antiche cattedrali e basiliche, conventi e chiesette di campagna, vi ho parlato di musei e di manifestazioni culturali, di antichi teatri romani e di rovine medievali.


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Penso, però, che questo territorio meriti di più!

Il patrimonio culturale di cui dispone questo territorio, ancora oggi, è una risorsa poco valorizzata a dispetto della sua notevole consistenza, della sua potenziale capacità attrattiva dal punto di vista turistico e della capacità di concorrere al rafforzamento dei fattori identitari della comunità; tale patrimonio può diventare un volano per lo sviluppo economico locale nella misura in cui si integrino risorse e servizi.
La presenza di un’offerta culturale, capillare e articolata, rappresenta un fattore in grado di favorire la crescita culturale e facilitare la coesione sociale e rappresenta una condizione utile al miglioramento della qualità della vita dei cittadini e soprattutto allo sviluppo economico.

Ho visitato qualche domenica fa (Giornata Nazionale dell’Archeologia !!) il Teatro romano di Teanum, eravamo 2 persone, poi è arrivato un altro gruppetto di 3 o 4 persone, forse gli unici di tutta la giornata!
Alla successiva tappa del Museo Archeologico di Teanum Sidicinum, una vera meraviglia, reperti unici della civiltà sidicina, visita guidata intervallata da uno spettacolo, eravamo molto meno di venti persone!
Ci sarà un motivo?

Io credo che sia la mancanza di un “sistema culturale del territorio”, un sistema di comunicazione integrato che favorisca la conoscenza delle realtà archeologiche, storiche, artistiche, naturalistiche esistenti sul territorio, suggerendo al pubblico percorsi di fruizione.
Occorre trovare una sinergia tra turismo balneare, finora l’unico sfruttato, e turismo culturale coinvolgendo una più attenta conoscenza del mondo rurale; è questo un territorio paesaggisticamente ricco dove in pochi chilometri si passa da uno splendido litorale ad una fertile campagna ricca di tipicità, fino ad arrivare alla collina dove resistono tradizioni locali da salvaguardare.
Occorre che questa sinergia diventi sistema, il “sistema culturale del territorio”.
Il territorio “tra i fiumi Garigliano e Volturno” dispone di un meraviglioso e prezioso pacchetto di risorse su cui investire per il futuro.
Ed è questo quello che sogno e che auguro per il prossimo 2015 a questo territorio quello, appunto, “tra i fiumi Garigliano e Volturno”.

Nel ringraziarVi dei trentamila contatti (circa il 50% dall’estero) di cui mi avete onorato in questi tre anni di attività, colgo l’occasione per augurare anche a Voi tutti, cari lettori e lettrici, un felice e sereno Natale ed un altrettanto sereno e proficuo anno 2015.

Salvatore Bertolino

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