Il monastero di S. Reparata si
trova lungo la strada che da Teano porta a Roccamonfina, e la sua fondazione,
sebbene al riguardo non vi siano notizie certe, non è anteriore all’ 804 in
quanto non ricordato nel privilegio di Carlo Magno, che elenca tutti i
possedimenti benedettini in Teano.
La data più probabile è la seconda metà
del sec. IX. Secondo Domenico Giordano la traslazione di S. Reparata in
Cattedrale avvenne nell’anno 880; la sua opinione è fondata su un’iscrizione
trovata nella Cattedrale durante la ricostruzione.
E’ certamente uno dei conventi più
importanti di Teano, anche perché all’interno dell’edificio vi sono i resti
della Santa che è la Coopatrona di Teano, nonché la patrona di Firenze.
Il
monastero fu soppresso canonicamente dopo il Concilio di Trento, per la
sopravvenuta proibizione di tenere monasteri femminili fuori dell’abitato,
poiché quei monasteri di monache, che si trovano fuori delle mura della città o del villaggio, sono esposti alla preda e ad altri pericoli da parte dei malfattori e spesso senza alcuna difesa, se i vescovi e gli altri superiori lo crederanno, facciano in modo che le monache siano trasferite da essi a quelli nuovi - o a quelli vecchi - che si trovano entro le città o villaggi più abitati; richiedendo anche, se fosse necessario, l’aiuto del braccio secolare. Quelli che lo impedissero o che non obbedissero, siano costretti con le censure ecclesiastiche.
Le monache furono accolte nel monastero di S.
Caterina che ancora oggi esiste al centro di Teano.
Nel monastero subentrarono, nello
stesso anno 1559, i Frati Cappuccini.
Nel 1810, a seguito della soppressione
degli Ordini Religiosi, decretata dal Re Giuseppe Bonaparte, i Cappuccini
abbandonarono la chiesa e il convento. Nel 1879 il Cardinale Bartolomeo
d'Avanzo, vescovo di Teano, riscattò dal Demanio la chiesa e il convento, affidandoli ai Missionari Redentoristi che ancora oggi gestiscono la struttura.
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