Il
giorno 27 aprile 2016, presso la Sala Conferenze della Biblioteca
Diocesana, in piazza Duomo, 11 – Caserta, alle ore 18:00, promossa
dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “S.Pietro”, si terrà la
presentazione del libro di Paola Broccoli, dal titolo “L’Informatore
– giornale operaio della Sit-Siemens di S.Maria Capua Vetere”.
Interverranno
Luigia Grillo, Direttore Archivio di Caserta,
Pasquale
Iorio, Piazze del Sapere,
Giovanni Cerchia, Docente
dell’Università del Molise,
Amedeo Lepore, Assessore alle
Attività Produttive della Regione Campania, introdurrà don Nicola
Lombardi, Direttore ISSR “S. Pietro”.
Modera Enzo Mulieri,
Giornalista de “Il Mattino”.
All’evento
sarà presente Adelchi Scarano, Responsabile Commissione
Operaia ex PCI di Caserta, e vi saranno le testimonianze di ex dipendenti
della Sit-Siemens, Antimo de Luca e Renato Ferraro.
L’investimento
industriale nel meridione paga dazio doppio rispetto al resto del Paese. Se le
Regioni italiane industrialmente più produttive sono in crisi, la mancanza di
infrastrutture, la presenza invasiva e capillare della criminalità organizzata,
un sistema di imprese che opera in nero, la subalternità di una politica
piegata ad interessi volti a distruggere i territori, ritardi di ogni genere, l’indifferenza
del Governo e l’inconsistenza delle politiche attuate, sono tutti fattori che
fanno del sud Italia, ancora, una “Questione Mezzogiorno”. Se a questo
si aggiungono quelle agevolazioni agli “industriali” mascherate da incentivi
pubblici all’industria, allora è chiaro che settori interi come la
Saint-Gobain, la Indesit, la Face-Standard, la GTE, la 3M, l’Olivetti, la
Sit-Siemens, spariscono appena finiscono gli “aiuti” pubblici.
Nelle
fabbriche di allora però, grazie al comportamento dei lavoratori, al loro
impegno al di fuori dell’orario lavorativo, oltre la preoccupazione di
mantenere il posto di lavoro, c’era una naturale voglia di partecipazione, di
informazione, di organizzazione, di vera e propria democrazia, proiettata verso
il miglioramento delle condizioni sociali e lavorative di ognuno. Già l’idea di
un giornale operaio, edito all’interno di una fabbrica, in rapporto con il
mondo operaio di altre esperienze di fabbrica, sembra storia di altri tempi. In
ogni caso questo libro porta alla memoria sensibilità ed esperienze che ancora
oggi possono essere di esempio.
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