Cari
lettori,
siamo giunti alla fine del terzo anno di
attività di questo blog “Monte Massico ed
il territorio tra i fiumi Garigliano e Volturno”, un territorio abitato fin
dalla preistoria, come dimostrano gli scavi in corso nella grotta di roccia San
Sebastiano a Mondragone, una terra che fu culla della civiltà ausona-aurunca,
poi romana con gli insediamenti di Minturnae,
Sinuessa, Suessa, Teanum, Cales, terra che ha visto addirittura un'occupazione saracena con
l’insediamento dell’IX secolo alla foce del Garigliano, e, in seguito, territorio dei Normanni, di Aragonesi, degli Angioini, e poi dei Marzano e dei Carafa.
Di questo territorio vi ho fatto conoscere
antiche cattedrali e basiliche, conventi e chiesette di campagna, vi ho parlato
di musei e di manifestazioni culturali, di antichi teatri romani e di rovine
medievali.
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Penso, però, che questo territorio meriti di
più!
Il patrimonio culturale di
cui dispone questo territorio, ancora oggi, è una risorsa poco valorizzata a
dispetto della sua notevole consistenza, della sua potenziale capacità
attrattiva dal punto di vista turistico e della capacità di concorrere al
rafforzamento dei fattori identitari della comunità; tale patrimonio può
diventare un volano per lo sviluppo economico locale nella misura in cui si
integrino risorse e servizi.
La presenza di un’offerta culturale, capillare e
articolata, rappresenta un fattore in grado di favorire la crescita culturale e
facilitare la coesione sociale e rappresenta una condizione utile al
miglioramento della qualità della vita dei cittadini e soprattutto allo
sviluppo economico.
Ho visitato qualche domenica fa (Giornata Nazionale dell’Archeologia !!)
il Teatro romano di Teanum, eravamo 2
persone, poi è arrivato un altro gruppetto di 3 o 4 persone, forse gli unici di
tutta la giornata!
Alla successiva tappa del Museo Archeologico di Teanum Sidicinum, una vera meraviglia,
reperti unici della civiltà sidicina, visita guidata intervallata da uno
spettacolo, eravamo molto meno di venti persone!
Ci sarà un motivo?
Io credo che sia la mancanza di un “sistema
culturale del territorio”, un sistema di comunicazione integrato che favorisca
la conoscenza delle realtà archeologiche, storiche, artistiche,
naturalistiche esistenti sul territorio, suggerendo al pubblico percorsi di
fruizione.
Occorre trovare una sinergia tra turismo
balneare, finora l’unico sfruttato, e turismo culturale coinvolgendo una più
attenta conoscenza del mondo rurale; è questo un territorio paesaggisticamente
ricco dove in pochi chilometri si passa da uno splendido litorale ad una fertile
campagna ricca di tipicità, fino ad arrivare alla collina dove resistono
tradizioni locali da salvaguardare.
Occorre che questa sinergia diventi sistema, il
“sistema culturale del territorio”.
Il territorio “tra i fiumi Garigliano e
Volturno” dispone di un meraviglioso e prezioso pacchetto di risorse su cui
investire per il futuro.
Ed è questo quello che sogno e che auguro per il
prossimo 2015 a questo territorio quello, appunto, “tra i fiumi Garigliano e
Volturno”.
Nel ringraziarVi dei trentamila contatti (circa
il 50% dall’estero) di cui mi avete onorato in questi tre anni di attività, colgo
l’occasione per augurare anche a Voi tutti, cari lettori e lettrici, un felice
e sereno Natale ed un altrettanto sereno e proficuo anno 2015.
Salvatore Bertolino