La conoscenza di un territorio e dei suoi valori identitari costituisce non solo il fondamento di un sentimento di appartenenza per le comunità che vi risiedono, ma anche il presupposto per un reale apprezzamento e per una consapevolezza del valore, collettivo e individuale al tempo stesso, del patrimonio culturale locale, oltre che una condizione essenziale per la sua tutela e per la sua rinascita economica e sociale.

Knowing a country and its identity values is both the basis for a sense of belonging for local communities and the prerequisite for an appreciation and a true understanding of the single and collective importance of the cultural and territorial heritage. It is, moreover, the necessary condition to promote its protection and economic and social revival.

domenica 26 ottobre 2025

Sessa Aurunca. Chiesa di santo Stefano (XIII-XVII sec.)




 

Molto scarne le notizie su questa chiesa che si trova poche centinaia di metri oltrepassata la porta dei Cappuccini. Ieri pomeriggio, 26 ottobre 2025, l'ho trovata per la prima volta aperta e visitabile. A prima vista sembra che sia stata oggetto di un recente restauro. 

La chiesa, preceduta da un atrio in cui trova posto la scalinata che permette di superare il dislivello dalla strada, da cui ha accesso, e l'aula più in alto, ha un impianto a croce greca allungata, con volta a crociera al centro e cupola sul presbiterio. Le cappelle laterali, su entrambi i lati, sono inquadrate da due coppie di colonne libere.

Annesso alla chiesa, attualmente non visitabile, un complesso monastico con chiostro medievale circondato da un porticato ad archi acuti su pilastri quadrati. In un documento del Ministero Beni Culturali ed Ambientali (scheda del Catalogo) trovo che "la chiesa è citata come parte integrante al Monastero delle Clarisse in un documento papale del 1233 ed in un altro del 1240." 

Di particolare interesse il pavimento maiolicato e gli altari in marmi policromi, nonchè la cupola ed il campanile rivestiti in piastrelle maiolicate.

Secondo alcuni, proprio per l'impanto, la chiesa appare simile a quella del Rosariello alle Pigne a Napoli, costruita da Arcangelo Guglielmelli nel 1692. 




















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sabato 22 marzo 2025

Santuario e Convento di Santa Maria dei Lattani




Notevole esempio di arte campana del '400, il Convento ed il suo complesso sono stati oggetto di molti interventi nell'arco di oltre cinque secoli. Dopo ampliamenti e restauri, la struttura oggi appare come una stratificazione di più stili, tuttavia dell'impianto gotico è visibile ancora l'insieme originario di età romanica.

L'architettura del fabbricato, di stile principalmente Romanico-Elegante, con richiami e spunti artistici tipici del Rinascimento, ha un aspetto severo sia nelle forme sia nella struttura, tale da soggiogare immediatamente lo spirito dei visitatori. Le decorazioni e le sculture, quasi tutte in pietra vulcanica di Roccamonfina, sono ascrivibili alla fase durazzesca ed aragonese del Regno di Napoli: conservano ricchi particolari decorativi, frutto dell'accurato lavoro di taglio e cesellatura degli abili lapicidi dell'epoca.




In tutto il santuario si respira un'atmosfera mistica, a partire dal punto in cui si sale la Maestosa scalinata in pietra locale e si giunge nell'atrio gotico con volta a crociera, sovrastato da un grande portale in legno di castagno decorato con riquadri a rosoncini databile al 1507.

All'ingresso del complesso si trovano due particolari aperture con ornie decorate, le cui modanature sono attribuibili al XV secolo, mentre al primo piano compaiono degli scuri lavorati con estrema minuzia, caratterizzati da esili colonnine e da un rosone È posizionato nella parte superiore con una decorazione con motivo a vortice.

All'interno della Chiesa, sul lato sinistro dell'unica navata, suddivisa in tre volte a crociera sorrette da eleganti pilastri, è possibile ammirare la cappella della Madonna di latta nei cui si accede attraverso tre larghi gradini.

Le varie stratificazioni di stili  non hanno intaccato il progetto iniziale del Santuario, di cui restano inalterate la struttura e le decorazioni. Il Portico, della prima metà del XVII secolo, è ancora in ottimo stato di conservazione punto della stessa fase è il Chiostro, splendido nel suo impianto a forma rettangolare, definito da colonne basse e disuguali, alcune con Preziosi particolari decorativi tuttora visibili punto le pareti del chiostro sono adornate da suggestivi dipinti di padre Tommaso di Nova 1630 1637 dissi, che raccontano la vita di San Francesco.

il santuario e il convento di Santa Maria dei Lattani custodiscono altre opere d'arte di gran valore come l'interessante finestra in stile durazzesco-catalano posta al piano inferiore della facciata. All'interno del cortile vicino al convento si trova, inoltre, l'Eremitaggio di San Bernardino, costruito prima della Cappella, su tre livelli con gli ultimi due porticati raggiunti da una scala esterna. I recenti e meticolosi restauri hanno contribuito a fare del Santuario e del Convento di Santa Maria dei Lattanì uno dei complessi artistici più suggestivi e visitati dell'Alta Campania.