La conoscenza di un territorio e dei suoi valori identitari costituisce non solo il fondamento di un sentimento di appartenenza per le comunità che vi risiedono, ma anche il presupposto per un reale apprezzamento e per una consapevolezza del valore, collettivo e individuale al tempo stesso, del patrimonio culturale locale, oltre che una condizione essenziale per la sua tutela e per la sua rinascita economica e sociale.

Knowing a country and its identity values is both the basis for a sense of belonging for local communities and the prerequisite for an appreciation and a true understanding of the single and collective importance of the cultural and territorial heritage. It is, moreover, the necessary condition to promote its protection and economic and social revival.

domenica 1 ottobre 2017

Continua l'Anteprima di Autunno Musicale nello splendido scenario della millenaria Basilica di Ventaroli di Carinola

Ancora due magiche serate all'insegna della Musica Classica & dell'Arte.



La Direzione dell'Evento "AUTUNNO MUSICALE" ha infatti deciso di allungare la durata dell'Anteprima che ha già visto lo svolgimento in questo magnifico contesto che è la Basilica di santa Maria in Foro Claudio, di tre spettacolari serate con i maestri Paolo Bordoni, Alberto Lodoletti e l'ungherese Zsuzsa Kollar.

Continua pertanto anche la Mostra fotografica "Memoriae Viventes" a cura di Marinella Pompeo, Michele Pagliaro, Salvatore Bertolino, Cosimo Antitomaso, Beniamino Di Marco e Giuseppe Iannotta che sta riscuotendo un notevole successo di pubblico e di critica.







7 OTTOBRE 2017
Aleksandra Žvirblytė
Musiche di Chopin, Scriabin, Prokofiev, Debussy, Liszt

La pianista Aleksandra Žvirblytė ha iniziato la sua carriera vincendo premi in numerosi concorsi della gioventù, e all'età di 14 anni, ha dato il suo primo concerto da solista. Premiata al Concorso Pianistico Internazionale m.K Ciurlionis (Vilnius 1986 1991),  Y.K.A.A. Concorso Pianistico Internazionale (Oberlin, USA, 1991), e riconosciuta essere la migliore al Concorso Pianistico N. Rubinstein Internazionale di Parigi (1999).
Aleksandra Žvirblytė ha completato i suoi studi presso la Lithuanian Academy of Music e studi post-laurea presso il famoso Conservatorio P.Tchaikovsky a Mosca. Ha studiato con docenti di fama come Lev Vlasenko, Mikhail Pletniov, Nikolai Suk, Olga Steinberg.
Nel corso degli anni si è esibita in tutte le principali città e cittadine della Lituania, in Danimarca, Svezia, Francia, Finlandia, Spagna, Polonia, Germania, Ucraina, Svizzera, Stati Uniti d'America. Grading St. San Pietroburgo, Mosca, Ucraina, Lettonia, Estonia, Bielorussia, Bulgaria, Kazakistan.
Si è esibita con l’Orchesta da Camera lituana, la Lituania National Symphony, la Filarmonica di Kharkov, il San Pietroburgo Conservatorio Symphony, il Conservatorio bulgaro Symphony Orchestra ed altri sotto la direzione di Saulius Sondeckis, Gintaras Rinkevicius, Juozas Domarkas, Robertas Servenikas Mindaugas Piečaitis, Alvydas, Pavel Berman, Christo Christov, Aleksei Kolobuchin Oliver Weder e altri.
Aleksandra Žvirblytė è uno dei primi interpreti di molti nuovi pezzi di compositori lituani.

Divide il suo tempo tra la vita di pianista ed il lavoro presso l'Accademia lituana di musica, dove lavora come professore di Piano.


8 OTTOBRE 2017
Duo Fortecello 
Anna Mikulska & Philip Argenty
(violoncello & pianoforte)
Musiche di Fauré, Nin, Bloch, Servais, Despic, Bartok, Chopin, Tchaikovsky


Anna Mikulska nel 2007 studia Parigi alla Scuola Normale di Musica di Parigi nella classe di Paul Julien. Ha ricevuto il consenso di grandi violoncellisti come Anner Bylsma, Arto Noras o Franz Helmerson tra gli altri.
Dal 2005, si è esibita come solista al fianco dell'Orchestra Sinfonica della Cracovia Music Academy Orchestra e Giovane Filarmonica di Cracovia.
È anche un partner privilegiato di musica da camera, quartetto, trio, quintetto e duetto. Ha fatto parte parte del Quartetto Reale Cracovia in Polonia 2007-2009 e del Quartetto Volubilis nel 2011.

Ha fatto anche parte dell'Orchestra del grande violinista inglese Nigel Kennedy "Orchestra of Life", con cui parteciperà a un tour europeo di oltre 30 date nelle sale più prestigiose d'Europa: Berliner Philharmoniker, Royal Albert Hall Londra, Palais des Congres de Paris, Philharmonies di Colonia e Monaco, ecc ...
Dal suo arrivo in Francia, lavora regolarmente con l'Orchester de Limoges e Limousin.

Nel 2015 e nel 2016 ha svolto diversi tour europei con il pianista Philippe Argenty (Duo Fortecello). Il loro primo album "Il giro del mondo in violoncello e pianoforte Opus 1" è stato inciso nel mese di luglio 2015 e il secondo inciso nella primavera 2017.

Il Duo Fortecello è stato presente anche in festival prestigiosi 2016-2017: Musica Festival di Sant Pere de Rodes (Spagna), Art Duo Festival a Roma (Italia), Alba Music Festival di Alba (Italia), tra gli altri.

Luci e Colori della Natura. Mostra di Fotografia Naturalistica a cura di Giuseppe Russo


Avrebbe voluto usare per questa mostra il titolo “La natura sfida il degrado nella terra dei fuochi”, ma non l’ha fatto,  Giuseppe Russo ha voluto rappresentare, con le sue opere, un momento di riscatto e di speranza. Le sue foto provengono perlopiù da Lago Patria, Soglitelle, Regi Lagni, Oasi dei Variconi, posti conosciuti, attraverso i media, proprio come Terra dei Fuochi, ma che attraverso le opere che Giuseppe ha prodotto e messo in mostra assumono un diverso connotato: non più "terra dei fuochi", ma Terra di speranza e di riscatto.
"L’osservatore viene trasportato nei luoghi e nelle situazioni ambientali e di vita, che Peppe ha fermato e immortalato nei suoi scatti, e diventa attore, quasi parte integrante di un’alba, di un tramonto, della riva di un fiume o di una sorgente. Un’altra sensazione che si scatena nell’osservatore attento, attraverso la macrofotografia di Peppe è la partecipazione al volo di una piccola farfalla o di un insetto. Le foto di Peppe sono frutto di una tenace e paziente attesa prima del momento cruciale, dell’attimo dello scatto o degli scatti multipli, con effetti straordinari."






Peppe Russo si racconta così: “Amo svegliarmi alle prime luci dell’alba, uscire ed assistere alla nascita di un nuovo giorno, osservare e fotografare i paesaggi con le loro spettacolari cromie, la fredda luce della notte che lascia il posto ai timidi caldi raggi del nuovo sole, uno scenario spesso surreale di luci ed ombre avvolto da un silenzio scalfito dal cinguettio degli uccelli, dallo scatto dell’otturatore. Amo camminare nei prati all’alba, gustare il profumo dell’erba bagnata dalla rugiada, sentire la leggera brezza del vento sulla pelle, fotografare i fiori selvatici ancora bagnati, osservare il volo libero e naturale di una farfalla aspettando che dolcemente si posi, per catturarne la bellezza, l’eleganza e la viva varietà dei suoi colori. Amo la macro-fotografia, la possibilità di scrutare nel microscopico mondo della natura, ricco di bellezze e racchiuso anche solo in qualche metro di verde, cose che il vivere quotidiano ci fa spesso ignorare …”


Il sogno futuro di Peppe Russo è il Wildlife  “… uscire, trovare luoghi frequentati da uccelli, studiare gli habitat, le abitudini degli animali, appostarsi per poi ritrovarsi davanti un soggetto nel suo contesto naturale e indisturbato, cogliere quell’attimo che non si ripeterà mai più …”
Per l’autore la mostra ha anche una finalità educativa “… condividere la passione per la natura, promuovere i luoghi dei nostri territori attraversati da milioni di uccelli migratori nelle loro rotte tra Africa ed Europa … ”, rappresenta un motivo di rabbia e di protesta per “ … questi nostri territori tanto martoriati in cui alcune rare specie di volatili trovano anche l’habitat per la nidificazione …”.


Grazie, Giuseppe, autentico interprete e testimone della "Cultura del Territorio"!

La Mostra si è tenuta a Volla (Napoli) Centro commerciale "SeDiciCasa" nei giorni 29-30 settembre e si è chiusa oggi 1 ottobre 2017.

sabato 30 settembre 2017

6 fotografi per Ventaroli, l'avventura continua... Prorogata per altre due serate l'Anteprima dell'Autunno Musicale con la Mostra di Fotografia "Memoriae Viventes"

(da sinistra: Beniamino Di Marco, Cosimo Antitomaso, il maestro Alberto Lodoletti, Giuseppe Iannotta, Marinella Pompeo, Michele Pagliaro e Salvatore Bertolino)



La notizia è arrivata ieri sera in quella che era l'ultima serata dell' Evento Suoni & Luoghi d' Arte a Ventaroli di Carinola. Anteprima dell' Autunno Musicale e Mostra di Fotografia "Memoriae Viventes".
Il concerto della pianista ungherese Zsuzsa Kollar non sarebbe stato l'ultimo di quelli previsti.
Una proroga è stata decisa dalla direzione artistica dell'Associazione "Anna Iervolino" di Caserta di concerto con la Pro Loco di Carinola per cui l'Evento continua con altre due serate e precisamente il 7 ed 8 ottobre 2017.






sabato 23 settembre 2017

Hand made: nel laboratorio di un ceramista a Cascano di Sessa Aurunca



Una bella esperienza quella vissuta stamattina (23 settembre 2017), insieme all'amico musicista-fotografo Cosimo Antitomaso, nel laboratorio di ceramica di Fulvio Vellone a Cascano di Sessa Aurunca. Fulvio è oggi l'ultimo dei ceramisti in attività a Cascano, complice certamente la crisi che attanaglia tutto il settore dell'artigianato in Italia. Un'arte, la ceramica, che affonda le sue radici addirittura nel periodo arcaico, terra di Ausoni questa al confine con quella dei vicini Sidicini stanziali a Teanum. E proprio a Teano sono state ritrovate in una necropoli risalente al IV secolo a.C. vasi a vernice nera firmati non solo con il nome del vasaio che li aveva realizzati, ma recanti addirittura la menzione del luogo di fabbricazione: "upsatuh se Tianei" operati sunt Teani, ovvero fatti a Teano.
A Mondragone ancora oggi chiamiamo i tegami "tianiegli", cioè di Teano!!
Successivamente la produzione dovette spostarsi nella vicina Gallicanum, oggi Cascano. Ed infatti da sempre il toponimo Cascano evoca la produzione locale di prodotti in creta o terracotta: cannate, mummoli, pignatielli e tegami (tiani) di varia e pregevole fattura.   



Fulvio ci ha illustrato tutte le fasi della lavorazione della ceramica.
E' un lavoro che richiede molta fantasia, creatività e, soprattutto... molta pazienza. La materia prima utilizzata nella bottega del ceramista è la creta. Per fare un vaso bisogna amalgamare bene la creta, che una volta era estratta dai terreni locali per cui doveva essere sgrassata con segatura di legno e combustibili minerali e successivamente depurata con vari passaggi in acqua. Oggi la creta già pronta arriva da Salerno, è un impasto omogeneo con il quale si formano dei cilindri e quindi dei panetti che vengono messi sul tornio dove le mani abili dell'artigiano modellano vasi di varie forme e dimensioni che, fatti asciugare, vengono poi infornati. Terminata la cottura si aspetta che si raffreddino e si passa alla fase della pittura e qui la fantasia non ha limiti. 









giovedì 21 settembre 2017

Mostra fotografica “Memoriae viventes”: conosciamo gli autori.

E’ stata inaugurata lo scorso 15 settembre, e rimarrà visitabile ancora sabato 7 ottobre e domenica 8 ottobre 2017, la Mostra fotografica “Memoriae viventes” allestita nella medievale Basilica di Santa Maria in Foro Claudio a Ventaroli di Carinola.
Una mostra dal titolo apparentemente classico e, agli occhi di alcuni persino usuale, ma che rimane fondamentale e, direi, necessaria per la conoscenza di luoghi, fatti e persone del nostro territorio e del nostro passato.
Vi è il fondato rischio che, in un’epoca di globalizzazione e di degrado civile, scompaia la memoria storica e si distrugga la scenografia naturale di beni ambientali, architettonici e culturali della nostra Italia.
Ha detto Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte: 
“L’apatia dei cittadini è la migliore alleata dei predatori senza scrupoli”.  
Dobbiamo sentirci quindi depositari e custodi dei luoghi dove viviamo, dei fatti, degli avvenimenti e della storia che questi luoghi custodiscono. Per questo dobbiamo conoscerli.

Questo lo spirito di “Memoriae viventes” !


La realizzazione della Mostra è stata possibile grazie alla Pro Loco di Carinola che l’ha ospitata nelle cinque serate di Anteprima di "Autunno Musicale", rendendo così possibile un connubio tra Arte & Musica.





Conosciamo meglio gli autori che partecipano alla Mostra:

Salvatore Bertolino
curatore del blog "Monte Massico ed il territorio tra i fiumi Garigliano e Volturno"; da tempo impegnato nella promozione e nella divulgazione  della conoscenza del territorio.
I suoi scatti raccontano di “piccoli borghi", scrigni che custodiscono storia, tradizioni, cultura e gastronomia della nostra Bella Italia.



Marinella Pompeo
pittrice campana, amante dei luoghi d’arte e della storia che questi custodiscono.
Espone scatti che rilevano la luce mistica di "tesori nascosti”, meritevoli di maggior attenzione e quasi sempre inaccessibili al pubblico.



Beniamino Di Marco
ex insegnante, noto per la sua cultura storico-letteraria. Si è avvicinato all’arte fotografica mosso dall’empatia per le interazioni sociali ove si percepisce la sua formazione umanistica.
Nei suoi scatti immortala momenti di pathos, con scene del quotidiano e attenzione per il particolare.



Giuseppe Iannotta
collaboratore ATA e dedito alla fotografia.
Nei suoi scatti la vita che celebra le persone e il luogo natìo, Ventaroli di Carinola.
Testimonia tradizioni di “vetuste vestigia”, come la Basilica romanica di Santa Maria in foro Claudio, raccontata dalla penna di Matilde Serao, scrittrice e cofondatrice de Il Mattino.
Ella descrive la sua infanzia rincorrendo le fantasie di fanciulla. Con lo stesso intento Giuseppe immagina che possano concretizzarsi nei nostri giorni come realizzazione della gioia di vivere.



Cosimo Antitomaso
insegnante di musica con la passione per la fotografia.
Espone nei suoi scatti “le cattedrali nel deserto” come denuncia degli scempi sul territorio campano. Contemporaneamente e in contrasto con temi impegnativi, predilige scatti di “street photography” di luoghi vivaci e ricchi di tradizioni.



Michele Pagliaro
fotoamatore con la predilezione per la “urban street”, mette in mostra alcuni scatti realizzati in situazioni reali e spontanee di vita quotidiana .
I protagonisti sono parte integrante di luoghi disabitati o poco noti e li rianimano con luce viva.