La conoscenza di un territorio e dei suoi valori identitari costituisce non solo il fondamento di un sentimento di appartenenza per le comunità che vi risiedono, ma anche il presupposto per un reale apprezzamento e per una consapevolezza del valore, collettivo e individuale al tempo stesso, del patrimonio culturale locale, oltre che una condizione essenziale per la sua tutela e per la sua rinascita economica e sociale.

Knowing a country and its identity values is both the basis for a sense of belonging for local communities and the prerequisite for an appreciation and a true understanding of the single and collective importance of the cultural and territorial heritage. It is, moreover, the necessary condition to promote its protection and economic and social revival.

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domenica 10 settembre 2017

Suoni & Luoghi d' Arte a Ventaroli di Carinola. Anteprima dell' Autunno Musicale e Mostra di Fotografia "Memoriae Viventes"



La millenaria Basilica di Santa Maria in Foro Claudio a Ventaroli di Carinola, conosciuta anche come l’Episcopio, sarà teatro quest’anno dell’Anteprima di Autunno Musicale, manifestazione organizzata dall’Associazione Musicale “Anna Jervolino” di Caserta in collaborazione con la Pro-Loco di Carinola.
Un ciclo di tre serate il 15, il 22 ed il 29 settembre 2017, all’insegna di “Suoni & Luoghi d’Arte” con la Musica Classica eseguita da tre valentissimi pianisti.




15 settembre 2017 - ore 19,30

Paolo Bordoni 

musiche di Mozart, Mendelssohn, Brahms e Schubert.

Paolo Bordoni fin da giovane definisce la sua linea interpretativa all’interno di un repertorio che privilegia, accanto a Mozart, gli autori del primo romanticismo, Brahms e gli impressionisti francesi. La profonda affinità che lo lega a questi compositori gli consente di esplorare il loro complesso mondo sonoro-emotivo con rara capacità di immedesimazione. Qualità che autorevoli critici hanno riconosciuto tra l’altro nelle sue incisioni, paragonandole con interpretazioni di Arrau, Gould e Richter. Paolo Bordoni si è esibito in numerosi festivals quali Lucerna, Hohenems, Parigi, Roma, Brescia-Bergamo, Spoleto, Berlino, Charleston, alla Skuba University e per la NHK di Tokio. 


22 settembre 2017 - ore 19,30

Alberto Lodoletti 

musiche di Mozart, Chopin e Liszt.


Alberto Lodoletti si avvicina giovanissimo al pianoforte seguendo le orme della nonna paterna Nelly Schröder, pianista parigina. All’inizio studia pianoforte privatamente, prima con Massimo Cozzi, poi con Luca Sanna e Raimondo Campisi; in seguito, dopo aver conseguito la maturità classica presso il Liceo- Ginnasio “D.Crespi” di Busto Arsizio, frequenta il Conservatorio G.Verdi di Milano, presso il quale, sotto la guida di Vincenzo Balzani, ottiene il diploma accademico con il massimo dei voti. Si perfeziona in seguito con Walter Krafft, col quale studia presso il prestigioso Münchener Musikseminar di Monaco di Baviera. Partecipa come allievo effettivo a diverse master-classes e corsi di perfezionamento, tra gli altri con Oleg Marshev, Giovanni Umberto Battel, Mariana Sirbu, Boris Berman, Walter Krafft, Jean-Marc Luisada. 
Il suo repertorio spazia dalle opere dei compositori barocchi e classici sino a quelle dei contemporanei, e comprende opere solistiche, opere per formazioni da camera e opere per solista e orchestra; in diverse occasioni si presenta nelle sale da concerto con programmi monografici, eseguendo interamente musiche o di uno stesso autore (Mozart, Chopin, Liszt) o un’area storico-geografica simile (simbolisti francesi del primo novecento con particolare riguardo a Debussy e Ravel, autori russi tra cui Prokofiev, Kabalewsky e Mussorgsky).


29 settembre 2017 - ore 19,30

Zsuzsa Kollá

musiche di Debussy, Liszt e Albenitz.


Zsuzsa Kollár è nata a Budapest e all’età di dieci anni è stata accettata come allieva presso l’Accademia Liszt della capitale. Nel 1974 ha vinto il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale per Giovani Musicisti a Usti nad Laben (Cecoslovacchia). Tre anni dopo divenne allieva di Jenö Jandó presso l’Accademia Liszt dove ha anche frequentato regolarmente corsi di perfezionamento con Zoltán Kocsis.
Nel 1980 ha formato un duo pianistico con Gabriella Lang, studiando con Alfons Kontarsky a Monaco di Baviera e Salisburgo e con György Sebök a Banff e ad Ernen.
Ai trionfi ai concorsi pianistici di Jesenik e Vercelli seguì nel 1982 un ulteriore successo, quattro anni dopo, all’ ARD Competition di Monaco di Baviera. Ha all’attivo numerose registrazioni per le etichette Naxos, Koch e Hungaroton; le molte registrazioni televisive, così come i continui impegni concertistici in Germania, Austria, Belgio e Canada hanno portato Zsuzsa Kollár ad una consolidata carriera concertistica di successo alla quale affianca una speciale dedizione alla musica contemporanea con il gruppo Componensemble.






In contemporanea all'evento "AUTUNNO MUSICALE, Suoni & Luoghi d'arte", sara' allestita una Mostra fotografica collettiva "Memoriae viventes"  dei seguenti artisti: Marinella Pompeo, Michele Pagliaro, Giuseppe Iannotta, Salvatore Bertolino, Cosimo Antitomaso, Beniamino di Marco.

L'intento degli autori è quello di richiamare l'attenzione su luoghi di valore storico artistico o di interesse comune. 





A questo scopo la Basilica sarà aperta al pubblico a partire dalle ore 16:30 per tutte e tre le date stabilite, permettendo così di ammirare questo magnifico esempio di architettura medioevale e di culto attivo.

martedì 11 aprile 2017

I Riti della Settimana santa a Sessa Aurunca




Riti, processioni, canti, musiche sacre e devozione popolare caratterizzano ogni anno la Settimana Santa di Sessa Aurunca. Dopo il lungo cammino quaresimale, 
le confraternite cittadine animano i giorni che precedono la Pasqua. Dal lunedì al mercoledì santo, esse partono dalla propria chiesa per raggiungere la Cattedrale e adorare il SS. Sacramento. Si tratta delle sei congregazioni intitolate a San Biagio, al SS. Rifugio, al SS. Crocifisso, alla SS. Concezione, a San Carlo Borromeo e alla Vergine del Rosario. Nascono storicamente in epoche diverse, ciascuna con una specifica finalità assistenziale.





Il mercoledì sera, nella chiesa di S. Giovanni a Villa, i confratelli del SS. Crocifisso compiono l'antico rito dell'Ufficio delle Tenebre. Salmi recitati e lezioni cantate scandiscono il tempo della cerimonia. Le 15 candele poste sulla «saetta» (un grande candeliere a forma triangolare) vengono spente progressivamente, ad eccezione dell'ultima, nascosta dietro l'altare a rappresentare la luce del Signore che non si spegne. Nella chiesa rimasta completamente al buio, tutti i partecipanti battono le mani su banchi e sedie per qualche secondo, rievocando il terremoto che si scatenò alla morte di Cristo.


La sera del giovedì santo ha luogo il consueto «struscio», il passeggio tra le vie del centro per la visita agli altari della reposizione allestiti nelle parrocchie. Nel pomeriggio del venerdì Santo si celebra la Liturgia della Passione in Cattedrale, dopo la quale i confratelli del SS. Crocifisso si recano alla chiesa di S. Giovanni a Villa per dare inizio alla processione dci Misteri. Le statue raffiguranti la Passione di Cristo vengono portate in processione per il centro storico al suono delle marce funebri, che danno il tempo alla «cunnulella»: un andamento dondolante con passi in avanti e dietro per «cullare» le statue cercando di lenire i tormenti del Cristo sofferente. Tra una marcia funebre e l'altra, è possibile ascoltare il canto del Miserere, mentre grossi falò (“carraciuni” in dialetto locale) ardono nelle piazze principali. È un evento che registra ogni anno migliaia di visitatori, a cui si aggiungono i tantissimi cittadini sessani che vivono lontano e che in questi giorni ritornano i città per vivere i riti della Passione e la Pasqua insieme ai familiari. Intorno all'una di notte, i Misteri rientrano in chiesa, e i fedeli si accalcano per prendere le camelie presenti sulle statue: reliquie «da contatto» da conservare con cura o donare agli affetti più cari.

Solo poche ore di pausa, e la mattina del sabato altri due gruppi statuari si preparano ad attraversare le vie di Sessa Aurunca. La statua della Deposizione, custodita dai confratelli di San Carlo Borromeo, e quella della Pietà, portata dai confratelli del SS. Rifugio, escono dalle rispettive chiese e si incontrano lungo il percorso per poi procedere insieme in un unico corteo per tutta la mattinata. Al termine, vengono distribuiti pezzi di ceri votivi, da accendersi in caso di maltempo, e ruta, che secondo la tradizione popolare «ogni male stuta», mentre l'ultimo Pe' cient' ann si rinnova tra confratelli, amici e conoscenti: un augurio di fraternità che manifesta la speranza e il desiderio di rivivere insieme gli stessi riti ancora per molti anni.
testo di:
Angelo Palmieri
LIMEN
anno 3° n. 2 – Marzo Aprile 2017