La conoscenza di un territorio e dei suoi valori identitari costituisce non solo il fondamento di un sentimento di appartenenza per le comunità che vi risiedono, ma anche il presupposto per un reale apprezzamento e per una consapevolezza del valore, collettivo e individuale al tempo stesso, del patrimonio culturale locale, oltre che una condizione essenziale per la sua tutela e per la sua rinascita economica e sociale.

Knowing a country and its identity values is both the basis for a sense of belonging for local communities and the prerequisite for an appreciation and a true understanding of the single and collective importance of the cultural and territorial heritage. It is, moreover, the necessary condition to promote its protection and economic and social revival.

venerdì 24 febbraio 2012

Domenico Antonio Pistillo, pittore-scultore-poeta.

Domenico Antonio Pistillo, Autoritratto.


Nell’estate del 2003, ero, all’epoca, presidente dell’Associazione Quartiere Mare, prendendo spunto da un articolo apparso su un giornale locale nel quale si metteva in risalto che ad un vecchio artista mondragonese, Domenico Antonio Pistillo, la città di Mondragone non avesse mai dimostrato alcun segno tangibile di apprezzamento, decidemmo,  insieme a Pasquale Sorrentino, al prof. Ubaldo De Rosa, a Luigi Di Lorenzo di dedicargli una mostra en plen air, nella centralissima piazza Marechiaro.

Mondragone, piazza Marechiaro, anno 2003.

Domenico Pistillo era nato a Mondragone il 22 marzo 1913 e, ormai novantenne, viveva nella casa di riposo “Villa Serenitas” di Mondragone.
Nella sua lunga carriera artistica era stato pittore, scultore e poeta; attivo fino all’età di 87 anni aveva esposto le sue opere in molte località italiane, suscitando l’interessamento di molti critici.

La mostra antologica, un sincero riconoscimento di tutta la città, proponeva una selezione di lavori dagli anni 60 fino alla fine degli anni 90, messi a disposizione dai familiari. 
Un’ampia panoramica sull’opera dell’anziano artista che delineava con pochi e significanti quadri, l’evolversi di una personalità dapprima quasi timorosa, accademica e riverente dei grandi maestri del passato, e poi, pian piano meglio definita con uno stile particolare ed originale.
Tutte le opere, scriveva Pasquale Sorrentino, curatore della manifestazione, sono testimonianza di “una pittura che ha saputo catturare e immortalare, senza artifici, scorci di vita urbana e frammenti di quotidiano: il fiume Savone, il monte Petrino, i vicoli e le piazze, il mare”, ma anche testimonianza di persone e stati d’animo, che rivivono attraverso le sue tele e ci “parlano” al cuore come se emergessero da un incantato mondo fatto di antiche suggestioni.
Domenico Antonio Pistillo è l’artista che ha dato voce ai diseredati, agli emarginati, ai sofferenti, ne ha denunciato la condizione, restituendogli dignità.
La mostra volle essere, anche, un veicolo di trasmissione di valori e di identità della nostra gente e della nostra terra.
Alla chiusura della manifestazione il maestro, nonostante il caldo e l’afa che caratterizzarono quell'estate, volle essere presente per testimoniare tutta la sua riconoscenza.
Di li a poco ci avrebbe lasciati per sempre.

A distanza di circa 10 anni da quell'evento, saremmo felici se le opere del maestro Domenico Antonio Pistillo divenissero la prima pietra di una nascente Pinacoteca della città di Mondragone. 



Domenico Antonio Pistillo, Il dolore indicibile.
Domenico Antonio Pistillo, L'emarginato.

Domenico Antonio Pistillo, La solitudine.

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