La conoscenza di un territorio e dei suoi valori identitari costituisce non solo il fondamento di un sentimento di appartenenza per le comunità che vi risiedono, ma anche il presupposto per un reale apprezzamento e per una consapevolezza del valore, collettivo e individuale al tempo stesso, del patrimonio culturale locale, oltre che una condizione essenziale per la sua tutela e per la sua rinascita economica e sociale.

Knowing a country and its identity values is both the basis for a sense of belonging for local communities and the prerequisite for an appreciation and a true understanding of the single and collective importance of the cultural and territorial heritage. It is, moreover, the necessary condition to promote its protection and economic and social revival.

giovedì 13 giugno 2013

Carinola: l'Associazione culturale "Matilde Serao" presenta il libro di Nadia Verdile "MARIA LUISA la Duchessa Infanta"


Il ritratto inedito dell'infanta Maria Luisa di Borbone, nipote di Carlo III, sarà svelato a Carinola sabato 15 giugno 2013, alle 18, nel salone di Palazzo Petrucci, storica residenza di Filippo Petrucci segretario del re di Napoli Ferrante d’Aragona.
L'occasione ci è fornita dalla presentazione, dopo quella avvenuta a Caserta, del nuovo libro di Nadia Verdile, giornalista e scrittrice che da anni dedica i suoi studi alla storia delle donne.
L’evento è organizzato dall’Associazione culturale “Matilde Serao” di Carinola.
A presentare il libro e la figura controversa e indimenticata di Maria Luisa di Spagna, alla presenza dell'autrice, dopo i saluti del Sindaco di Carinola dott. Luigi De Risi, dell’Assessore alla cultura del comune di Carinola avv. Rosa di Mario e della Presidente dell’Associazione culturale “Matilde Serao” dott.ssa Silvana Sciaudone ed una breve introduzione di Antonio Corribolo, fondatore del Premio giornalistico “Matilde Serao”, sarà la prof.ssa Giuseppina Scognamiglio, docente di Letteratura teatrale italiana, Dipartimento Studi umanistici, Ateneo Federico II di Napoli.
Coordinatrice della serata sarà Paola Broccoli dell’Associazione Culturale “Matilde Serao”.



L’attrice Dafne Rapuano vestirà i panni di Maria Luisa, indossando un abito storico dell'Atelier "Le Muse", recitando una pièce scritta dall'autrice del libro.


"Maria Luisa, la Duchessa infanta. Da Madrid a Lucca, una Borbone sullo scacchiere di Napoleone (Maria Pacini Fazzi Editore) è frutto di un'attenta ricerca che restituisce un ritratto del tutto originale e scevro da preconcetti dell'ultima duchessa di Lucca, sorella di Maria Isabella che sposò re Francesco I delle Due Sicilie.
Una biografia ricostruita grazie a documenti e testi spesso ignorati dalla storiografia. Due gli obiettivi dell'opera: svestire dai panni misogini le fonti utilizzate e raccontare di una Borbone senza respirare i pregiudizi che su questa casata ancora insistono. Maria Luisa, nella scrittura della Verdile, non è più seduta al tavolo degli imputati; senza aggettivi, l'autrice ha ricostruito la vicenda umana e politica di una donna chiamata a gestire Stati, non più a gestire un potere e un tempo assoluti, ma una comparsa nello svolgersi della vicenda umana che attraverso le sue molteplici azioni di governo ha fatto di Firenze prima e di Lucca poi luoghi di cultura, talvolta avamposti di modernità. Poco importa se controcorrente e fiera della sua fede. Maria Luisa di Borbone, infatti, visse a cavallo di due secoli speciali. Non ebbe modo di godersi l'era del dispotismo illuminato, non potette evitare la Restaurazione. Vittima della politica vorace di Napoleone, ovunque fu mandata a governare ebbe gente contro: familiari, avversari, sudditi, politici. Eppure, nel suo progetto di governo, ovunque le capitò di esercitarlo, cercò di portare il suo contributo, tentando di costruire, di investire nella cultura, nei luoghi, nell'arte. Lo fece per sé, per il figlio Carlo Ludovico di cui fu reggente, lo fece sperando di lasciare traccia del suo passaggio. E proprio a Lucca profuse ogni suo sforzo in un progetto politico di buongoverno ispirato alla saggezza, alla clemenza e alla prosperità della cultura e delle arti. 

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