La conoscenza di un territorio e dei suoi valori identitari costituisce non solo il fondamento di un sentimento di appartenenza per le comunità che vi risiedono, ma anche il presupposto per un reale apprezzamento e per una consapevolezza del valore, collettivo e individuale al tempo stesso, del patrimonio culturale locale, oltre che una condizione essenziale per la sua tutela e per la sua rinascita economica e sociale.

Knowing a country and its identity values is both the basis for a sense of belonging for local communities and the prerequisite for an appreciation and a true understanding of the single and collective importance of the cultural and territorial heritage. It is, moreover, the necessary condition to promote its protection and economic and social revival.

venerdì 23 gennaio 2015

Il monastero di santa Reparata a Teano



Il monastero di S. Reparata si trova lungo la strada che da Teano porta a Roccamonfina, e la sua fondazione, sebbene al riguardo non vi siano notizie certe, non è anteriore all’ 804 in quanto non ricordato nel privilegio di Carlo Magno, che elenca tutti i possedimenti benedettini in Teano.
La data più probabile è la seconda metà del sec. IX. Secondo Domenico Giordano la traslazione di S. Reparata in Cattedrale avvenne nell’anno 880; la sua opinione è fondata su un’iscrizione trovata nella Cattedrale durante la ricostruzione.
E’ certamente uno dei conventi più importanti di Teano, anche perché all’interno dell’edificio vi sono i resti della Santa che è la Coopatrona di Teano, nonché la patrona di Firenze.



Il monastero fu soppresso canonicamente dopo il Concilio di Trento, per la sopravvenuta proibizione di tenere monasteri femminili fuori dell’abitato,
poiché quei monasteri di monache, che si trovano fuori delle mura della città o del villaggio, sono esposti alla preda e ad altri pericoli da parte dei malfattori e spesso senza alcuna difesa, se i vescovi e gli altri superiori lo crederanno, facciano in modo che le monache siano trasferite da essi a quelli nuovi - o a quelli vecchi - che si trovano entro le città o villaggi più abitati; richiedendo anche, se fosse necessario, l’aiuto del braccio secolare. Quelli che lo impedissero o che non obbedissero, siano costretti con le censure ecclesiastiche.

Le  monache furono accolte nel monastero di S. Caterina che ancora oggi esiste al centro di Teano.
Nel monastero subentrarono, nello stesso anno 1559, i Frati Cappuccini.
Nel 1810, a seguito della soppressione degli Ordini Religiosi, decretata dal Re Giuseppe Bonaparte, i Cappuccini abbandonarono la chiesa e il convento. Nel 1879 il Cardinale Bartolomeo d'Avanzo, vescovo di Teano, riscattò dal Demanio la chiesa e il convento, affidandoli ai Missionari Redentoristi che ancora oggi gestiscono la struttura.



Nessun commento:

Posta un commento