La conoscenza di un territorio e dei suoi valori identitari costituisce non solo il fondamento di un sentimento di appartenenza per le comunità che vi risiedono, ma anche il presupposto per un reale apprezzamento e per una consapevolezza del valore, collettivo e individuale al tempo stesso, del patrimonio culturale locale, oltre che una condizione essenziale per la sua tutela e per la sua rinascita economica e sociale.

Knowing a country and its identity values is both the basis for a sense of belonging for local communities and the prerequisite for an appreciation and a true understanding of the single and collective importance of the cultural and territorial heritage. It is, moreover, the necessary condition to promote its protection and economic and social revival.

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venerdì 20 ottobre 2017

I Fiera Antiquaria Normanna ad Aversa




Ad Aversa nello splendido scenario del Chiostro di San Francesco la I edizione della Fiera Antiquaria Normanna


Ad Aversa v’è da tempo un nucleo di persone che credono nel valore culturale ed economico-sociale dei Mestieri e delle Arti. La I Contea Normanna d’Italia è stata per secoli culla di Talenti Artigianali ed Artistici. Ed oggi è tornata ad esserlo. E molte più persone vi credono e partecipano ad Eventi.



…Nel 2012 Campania Plus ha presentato (nel corso di Campania Plus Love Live) il Primo Violino interamente fatto a mano dal Maestro Enzo d’Amelio, di Aversa. Il suo 3° violino 2 mesi fa è stato suonato in un Concerto al San Carlo dal giovane Talento Edo Amirante. 

La I Fiera Antiquaria Normanna nasce dalla riconoscenza per i tanti Artigiani ed Artisti che hanno dato a noi tutti lustro e lasciti per secoli. La Storia del Territorio nasce alcuni Millenni fa quando nell' areale di San Lorenzo v'era una confluenza di contatti e scambi (culturali, economici, sociali e familiari) tra i Popoli Etrusco, Sannita, Osco e Greco.
Con la Fiera Antiquaria Normanna intendiamo dare risalto alle Opere del Passato e dare spazio ai Talenti Creativi del periodo moderno ed attuale. Il Chiostro di San Francesco, luminoso complesso del XII secolo, accoglierà Espositori e Visitatori il 20 – 21 e 22 Ottobre. Durante l'evento sarà possibile visitare il Museo della Chiesa omonima ed il Centro Antico con i suoi Palazzi, Monumenti e Chiese; degustare i prodotti tipici del territorio; assistere ad Esibizioni Musicali. La riuscita della manifestazione consentirà già di programmare l'evento per la prima metà del 2018.


…il nostro Territorio è ricco di Energie, Maestrie, Talenti. E le Energie, le Maestrie ed i Talenti ci hanno spinto ad organizzare la I FIERA ANTIQUARIA NORMANNA.



lunedì 9 ottobre 2017

Le Piazze del Sapere a Capua: Adotta una Madre e presentazione del libro di Simona Maggiorelli


Nell’ambito delle iniziative “Adotta una madre”, sabato 14 ottobre 2017 alle ore 10,00 presso la Sala Liani del Museo Campano di Capua, si terrà un importante evento culturale organizzato a cura  delle Piazze del Sapere. Nella prima parte della mattinata, la giornalista Simona Maggiorelli adotterà  una madre, a seguire si terrà la presentazione del suo ultimo lavoro Attacco all’arte. La bellezza negata. Porteranno i saluti gli amici di Capuanova e del TCI di Capua da tempo impegnati in difesa del prestigioso museo; i lavori saranno coordinati da Paola Broccoli e con l’autrice intervengono Pasquale Iorio Le Piazze del Sapere, il Direttore del Museo Campano Francesco Di Rienzo, il Presidente della Provincia di Caserta e il Professore Giovanni Cerchia  Universita’ del Molise. 

"Attacco all’arte. La bellezza negata", edito da L’Asino d’oro di Roma con prefazione di Tomaso Montanari, è un viaggio attraverso epoche tra loro lontane in difesa del linguaggio silenzioso delle immagini e dell’arte ed è allo stesso tempo è una denuncia  dettagliata  del tradimento dell’articolo 9 della Costituzione e del saccheggio del patrimonio artistico in Italia iniziato a partire dal fascismo e protrattosi fino ai giorni nostri. Simona Maggiorelli e’ giornalista professionista, ricopre dal 2006 il ruolo di  direttrice del settimanale LEFT ed  ha collaborato con i quotidiani Liberazione, Il Giornale, La Nazione e diretto numerose riviste. Un incontro da non perdere per gli amanti della cultura e per chi sostiene una idea di sviluppo e di crescita fondata sulla cultura e sul sapere e per continuare a sollecitare il MIBACT e le istituzioni coinvolte a risolvere le annose controversie aperte sul nostro territorio e ad investire in cultura. 


venerdì 15 settembre 2017

Scrigni d'Arte: la Basilica di Santa Maria in Foro Claudio a Ventaroli di Carinola


Ventaroli di Carinola, Basilica di Santa Maria in Foro Claudio...


autentico scrigno d’Arte e di Cultura,
in una bellissima serata di Settembre,
una magica atmosfera,
un grande pianista Paolo Bordoni ed un magnifico repertorio con musiche di W. Amadeus Mozart, F. Mendelssohn, J. Brahms e F. Schubert,
un pubblico eccezionale,
le foto di un gruppo di appassionati Marinella Pompeo, Giuseppe Iannotta, Beniamino Di Marco, Michele Pagliaro, Cosimo Antitomaso e Salvatore Bertolino a fare da cornice all’ "Anteprima dell'Autunno Musicale", un evento culturale di grande spessore
ed ecco l’incanto!

Tutto si ripeterà ancora  nei venerdì 22 e 29 settembre 2017, alle ore 19,30.
La Basilica sarà aperta a partire dalle ore 16,30
Grazie a tutti coloro che ci hanno fatto compagnia e…  ci faranno compagnia in queste bellissime serate all'insegna della CULTURA!!
















domenica 6 agosto 2017

Il caldo di questi giorni: scenario apocalittico o "dejà vu" !

Fotocartolina originale
dell'accampamento dell'8° RGMT Bersaglieri, attendato a Roccamonfina inizi del '900
(per gentile concessione di Giovanni Casale)

Il caldo insopportabile di questi giorni sembra scatenare in ognuno di noi paure represse quasi da fine del mondo, a mio parere e per quanto io possa ricordare giorni così ne abbiamo già visti in anni precedenti, anche se non supportati da periodi così lunghi di siccità. Questa è a mio parere la cosa preoccupante...!
Mi sono imbattuto stamattina in un articolo abbastanza singolare, basato su una testimonianza storica: addirittura una cartolina nella quale si fa riferimento ad un periodo di caldo inusuale che colpì le nostre terre (quelle del Massico) agli inizi del '900.

Pubblico il testo in maniera integrale.

A proposito di caldo e temperature record, a proposito degli insulsi sensazionalismi pseudoscientifici mediatici.. Roba da peracottari.. Ecco una raro esempio di citazione confortata da dati oggettivi.. 
Valogno, inizi '900... Da una fonte dell'epoca: "1,2,3, Agosto.Caldo insopportabile ed una leggera scossa di terremoto. L'inverno è stato rigido con temperature al di sotto dei 2 gradi. Come si diceva l'estate è molto calda, con temperature che arrivano a 35° all'ombra danneggiando gravemente le campagne"... e qui la "chicca"..."Trovasi a passare per Valogno, l'8° reggimento Bersaglieri per la gara di marcia. DIVERSI SOLDATI RIMANGONO AMMALATI A VALOGNO PER INSOLAZIONE"...

martedì 11 aprile 2017

I Riti della Settimana santa a Sessa Aurunca




Riti, processioni, canti, musiche sacre e devozione popolare caratterizzano ogni anno la Settimana Santa di Sessa Aurunca. Dopo il lungo cammino quaresimale, 
le confraternite cittadine animano i giorni che precedono la Pasqua. Dal lunedì al mercoledì santo, esse partono dalla propria chiesa per raggiungere la Cattedrale e adorare il SS. Sacramento. Si tratta delle sei congregazioni intitolate a San Biagio, al SS. Rifugio, al SS. Crocifisso, alla SS. Concezione, a San Carlo Borromeo e alla Vergine del Rosario. Nascono storicamente in epoche diverse, ciascuna con una specifica finalità assistenziale.





Il mercoledì sera, nella chiesa di S. Giovanni a Villa, i confratelli del SS. Crocifisso compiono l'antico rito dell'Ufficio delle Tenebre. Salmi recitati e lezioni cantate scandiscono il tempo della cerimonia. Le 15 candele poste sulla «saetta» (un grande candeliere a forma triangolare) vengono spente progressivamente, ad eccezione dell'ultima, nascosta dietro l'altare a rappresentare la luce del Signore che non si spegne. Nella chiesa rimasta completamente al buio, tutti i partecipanti battono le mani su banchi e sedie per qualche secondo, rievocando il terremoto che si scatenò alla morte di Cristo.


La sera del giovedì santo ha luogo il consueto «struscio», il passeggio tra le vie del centro per la visita agli altari della reposizione allestiti nelle parrocchie. Nel pomeriggio del venerdì Santo si celebra la Liturgia della Passione in Cattedrale, dopo la quale i confratelli del SS. Crocifisso si recano alla chiesa di S. Giovanni a Villa per dare inizio alla processione dci Misteri. Le statue raffiguranti la Passione di Cristo vengono portate in processione per il centro storico al suono delle marce funebri, che danno il tempo alla «cunnulella»: un andamento dondolante con passi in avanti e dietro per «cullare» le statue cercando di lenire i tormenti del Cristo sofferente. Tra una marcia funebre e l'altra, è possibile ascoltare il canto del Miserere, mentre grossi falò (“carraciuni” in dialetto locale) ardono nelle piazze principali. È un evento che registra ogni anno migliaia di visitatori, a cui si aggiungono i tantissimi cittadini sessani che vivono lontano e che in questi giorni ritornano i città per vivere i riti della Passione e la Pasqua insieme ai familiari. Intorno all'una di notte, i Misteri rientrano in chiesa, e i fedeli si accalcano per prendere le camelie presenti sulle statue: reliquie «da contatto» da conservare con cura o donare agli affetti più cari.

Solo poche ore di pausa, e la mattina del sabato altri due gruppi statuari si preparano ad attraversare le vie di Sessa Aurunca. La statua della Deposizione, custodita dai confratelli di San Carlo Borromeo, e quella della Pietà, portata dai confratelli del SS. Rifugio, escono dalle rispettive chiese e si incontrano lungo il percorso per poi procedere insieme in un unico corteo per tutta la mattinata. Al termine, vengono distribuiti pezzi di ceri votivi, da accendersi in caso di maltempo, e ruta, che secondo la tradizione popolare «ogni male stuta», mentre l'ultimo Pe' cient' ann si rinnova tra confratelli, amici e conoscenti: un augurio di fraternità che manifesta la speranza e il desiderio di rivivere insieme gli stessi riti ancora per molti anni.
testo di:
Angelo Palmieri
LIMEN
anno 3° n. 2 – Marzo Aprile 2017




martedì 7 marzo 2017

I fuochi, le "coccetelle" e "la menestella" per san Giuseppe a Cascano.



Domenica 12 marzo 2017, ore 16:30, presso il Salone-Oratorio in Cascano di Sessa Aurunca si parlerà della complessa e articolata ricerca che il prof. Pasquale Stanziale ha compiuto sul rito che caratterizza la vigilia della festa di San Giuseppe a Cascano. 
“La sera del 18 Marzo a Cascano” è il titolo di uno studio che vuole risponde, come dice Franco Compasso nella prefazione, «all’ansia di conoscere, di capire, di penetrare un mondo chiuso e regolato da codici di comportamento mai scritti ma vissuti, a volte come momenti di oppressione, a volte come momenti di liberazione». Una lettura sociologica di un evento importante per la popolazione cascanese che, sia dal punto di vista religioso che laico, vive il 18 e il 19 marzo intensamente e come parte sostanziale della propria identità.
L’incontro, moderato dalla dott.ssa Ida Anna Distinto, vedrà l’intervento della dott.ssa Rossella Aurilio, presidente della Società italiana di Psicologia e Psicoterapia, di don Francesco Saverio Iodice, parroco di Cascano e dell’autore, il prof. Pasquale Stanziale.

lunedì 12 dicembre 2016

Carinola. Il palazzo Petrucci



Il palazzo, ubicato tra la piazza O. Mazza e quella della Cattedrale, è stato realizzato durante il XV secolo su preesistenze risalenti ai secoli precedenti ed è un eccezionale esempio di struttura nobiliare con notevoli influssi catalani. Il palazzo è appartenuto a Francesco de Petruciis, conte di Carinola dal 1464 e figlio di Antonello, segretario di Ferrante di Aragona, tra i principali artefici della "congiura dei baroni", ordita ai danni di Ferrante e conclusasi con la morte atroce dell'intera famiglia (1486-1487). In seguito, il Palazzo è divenuto proprietà dei Carafa di Stigliano e, dal 1692, dei Duchi Grillo di Clarafuentes.
La particolarità della struttura è data dalla composizione asimmetrica delle facciate, prive di un progetto unitario (essendo il palazzo frutto di varie stratificazioni) e dall'estrema originalità dello stile catalano. 







L'ingresso è scandito da un bel portale in stile durazzesco, posto in posizione non centrale, che immette in un androne e di lì, attraverso un imponente arco ribassato, alla corte interna. Il piano superiore è articolato in sette splendide finestre disposte su tre lati, tutte diverse tra loro ed ognuna interessante per la propria eleganza decorativa. La diversità morfologica di tali opere potrebbe segnalare l'intervento di maestranze diverse. Si va, infatti, da uno schema a croce guelfa a decorazioni più complesse, ottenute con cerchi non concentrici e allineati, con appesi pendagli in pietra alla maniera del grande maestro catalano Forcimanya, oppure a volute traforate o a due archetti che si incontrano nel centro, sovrastati da una cornice a bilanciere. 
A seguito di recenti restauri è stata riportata alla luce una bella loggia, posta all'angolo tra piazza Vescovado e via Roma, che si apre sulle facciate tramite due arcate per lato, poggianti su colonne polilobate con capitelli floreali. 





L'interno del palazzo è caratterizzato dalla classica corte intorno alla quale ruotano i numerosi ambienti che costituiscono la struttura. Si ritrovano ambienti di servizio, deposito e stalle al piano terra, abitativi e di rappresentanza al piano superiore. Particolare è la loggia a due livelli, che si snoda su due lati della corte; il livello inferiore è coperto a volta, mentre quello superiore presenta un soffitto ligneo affrescato cosi come era, un tempo, anche la sala di rappresentanza accessibile dalla loggia, che occupa buona parte del prospetto principale e si collega anche con la loggia d'angolo. Annesso al palazzo è anche un giardino che affaccia sulle mura della città, al quale si accede tramite una seconda corte interna.


Il testo è di Corrado Valente ed è tratto da:
Carinola. Guida ai luoghi e ai monumenti del territorio, Pro Loco di Carinola.


Per approfondimenti su Francesco Petrucci e la congiura dei baroni si veda il post

http://lebellezzedelmassico.blogspot.it/2012/05/francesco-petrucci-conte-di-carinola-e.html