La conoscenza di un territorio e dei suoi valori identitari costituisce non solo il fondamento di un sentimento di appartenenza per le comunità che vi risiedono, ma anche il presupposto per un reale apprezzamento e per una consapevolezza del valore, collettivo e individuale al tempo stesso, del patrimonio culturale locale, oltre che una condizione essenziale per la sua tutela e per la sua rinascita economica e sociale.

Knowing a country and its identity values is both the basis for a sense of belonging for local communities and the prerequisite for an appreciation and a true understanding of the single and collective importance of the cultural and territorial heritage. It is, moreover, the necessary condition to promote its protection and economic and social revival.

mercoledì 4 gennaio 2012

Il borgo Centore in territorio del comune di Cellole

Il borgo, che prende nome dalla omonima località, sorge ai limiti della fertile pianura di origine alluvionale contrassegnata dal massiccio del monte Massico, dalle pendici dei monti Aurunci e dal vulcano spento di Roccamonfina, a circa due chilometri dal fiume Garigliano che segna il confine tra Campania e Lazio.


Canale di bonifica nel pantano di Cellole


Edificato agli inizi degli anni cinquanta, su circa quattro ettari di terreno, rappresenta l’opera di chiusura dell’intervento di bonifica, iniziato negli anni ‘30 del più vasto territorio denominato “pantano di Cellole”, e l’applicazione, anche in questo territorio, della riforma fondiaria voluta dalla legge Sila (n.230 del 12/5/1950) e dalla cosiddetta legge stralcio (n. 841 del 21/10/1950), quest’ultima attuativa della riforma per tutto il territorio nazionale con l’espropriazione, la bonifica, la trasformazione e l’assegnazione dei terreni  ai contadini.


Una delle idrovore del Consorzio Aurunco di Bonifica 


Confluenza di un canale di bonifica nel fiume Garigliano

Borgo Centore rappresenta una tappa fondamentale nella storia urbanistica del territorio domitio in quanto realizzato per promuovere nuove forme di aggregazione per gli addetti all’agricoltura. Veniva offerta a mezzadri ed agricoltori la possibilità di vivere in abitazioni comode, spaziose, immerse nel verde con adeguati servizi quali scuola, chiesa, negozi di prima necessità, sottraendoli a condizioni di vita squallide e disumane.
Borgo Centore rappresenta una testimonianza della riforma agraria e nel suo insieme un esempio di architettura ed urbanistica caratterizzanti il primo dopoguerra e gli anni della rinascita dell’Italia, necessariamente da tutelare e salvaguardare per conservarli alla memoria delle future generazioni.
Il borgo è provvisto di viabilità interna percorribile liberamente con stalli di sosta, panchine disposte lungo i marciapiedi, spazi liberi davanti alla Chiesa ed alla scuola, a marcare il valore di socializzazione del borgo.


Nel 2012 la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Caserta e Benevento ha sottoposto a vincolo il complesso edilizio "Borgo Centore" in quanto esempio di insediamento post-bellico di Cellole, testimonianza della riforma fondiaria avente lo scopo di realizzare l'espropriazione, la bonifica, la trasformazione e l'assegnazione dei terreni ai contadini e pertanto rivestente particolare interesse quale testimonianza dell'identità e della storia delle istituzioni pubbliche a norma dell'art. 10 comma 3 lettera d) decreto legislativo 42/2004.

Borgo Centore, chiesa di santa Caterina



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