La conoscenza di un territorio e dei suoi valori identitari costituisce non solo il fondamento di un sentimento di appartenenza per le comunità che vi risiedono, ma anche il presupposto per un reale apprezzamento e per una consapevolezza del valore, collettivo e individuale al tempo stesso, del patrimonio culturale locale, oltre che una condizione essenziale per la sua tutela e per la sua rinascita economica e sociale.

Knowing a country and its identity values is both the basis for a sense of belonging for local communities and the prerequisite for an appreciation and a true understanding of the single and collective importance of the cultural and territorial heritage. It is, moreover, the necessary condition to promote its protection and economic and social revival.

lunedì 14 gennaio 2013

Il porto di Sinuessa: forse svelato il mistero


La via Appia in località Baiazzurra 
del comune di Sessa Aurunca 
Un gruppo di ricercatori del Laboratorio di Chimica Ambientale del Centro di ricerca ENEA di Portici sta  affrontando l’analisi dei fenomeni che hanno portato allo sprofondamento delle strutture portuali ascrivibili all’antica colonia romana di Sinuessa, i cui resti sono visibili nelle giornate di mare limpido a circa 10 metri di profondità sui fondali del Tirreno. 
Le rovine testimoniano l’importanza del porto commerciale della città romana fondata nel III sec. a.C., via di transito per tutto il bacino del Mediterraneo delle merci prodotte nella Pianura Campana,  tra cui il celebre vino Falernum. Sono stati, infatti, ritrovati a 10 metri sott’acqua, a circa 800 metri dalla linea di battigia, tra la località di Baia Azzurra e il rio San Limato  24 enormi blocchi rocciosi, tutti simmetrici, che servivano verosimilmente a delimitare i punti di attracco. E, a qualche centinaio di metri di distanza, più in prossimità della costa, un tratto di strada ben conservato, parallelo alla linea del litorale, nel quale i basoli sono ancora perfettamente distinguibili. Sono le tracce dell’antico porto di Sinuessa, colonia romana fondata nel 296 a. C. a difesa dell’accesso costiero dalla Campania Felix al Latium adjectum, da secoli sommerso dal mare.
I ricercatori dell’ENEA hanno avviato uno studio che, analizzando gli antichi tracciati viari e le opere marittime che si rinvengono lungo il litorale, tende a ricostruire le vicende che hanno interessato l’antica colonia. In particolare si è posta l’attenzione su un tronco viario che, stranamente,  si insabbia verso il mare, in prossimità della spiaggia di Baia Azzurra. L’asse viario appartiene all’importante snodo tra l’Appia antica e la via Domitiana. 

Ricostruzione grafica dei resti ritrovati ascrivibili al porto di Sinuessa 

Ricostruzione grafica dei resti ritrovati ascrivibili al porto di Sinuessa 

Fonte: YouTube. ENEA WebTV. Un porto sotto il mare: il mistero dell'antica Suessa


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