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Monte Massico, febbraio 2012 |
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Monte Massico, bosco di lecci |
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Monte Massico |
Monte Massico (813 m. sl.), in provincia di Caserta (Campania), tra il fiume Volturno e il fiume Garigliano, costituisce il rilievo più alto del gruppo montuoso che partendo dalle pendici del vulcano spento di Roccamonfina, attraversato dal valico di Cascano (207 m. sl.), raggiunge quasi il mar Tirreno, ove termina con il monte Petrino (431 m. sl), il monte Crestagallo (438 m. sl.) e con l’ultima propaggine di monte Cicoli (275 m. sl.), quest’ultimo, quasi a chiudere la costa, in località Casino di Transo tra i comuni di Mondragone e Sessa Aurunca.
La catena montuosa interessa i territori dei comuni di Carinola, Falciano del Massico, Mondragone e Sessa Aurunca.
Il paese di Falciano del Massico e la frazione Piedimonte Massicano di Sessa Aurunca ne circoscrivono la base, simile a quella di un grande cono rovesciato, che proprio tra questi due centri abitati è attraversata dalla galleria (km 5,377) della linea ferroviaria Napoli-Roma.
Affacciato sulla costa di Mondragone e Baia Domizia, il modesto massiccio calcareo di Monte Massico ha molto da offrire agli appassionati di natura.
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Tavola IGM 1:100.000 - Sito IT 8010015 Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio Ringrazio Carmine Venasco https://www.facebook.com/photo?fbid=10226958176754734&set=a.1091960533567
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Il monte Massico è rivestito da una fitta macchia mediterranea con mirto, ligustro, lentisco, corbezzolo, erica arborea, sorbo, alloro e pungitopo. I boschi autoctoni che rivestono la montagna sono formati da leccio, carpino, carrubo, oleastro, roverella e acero comune.
I rimboschimenti del versante meridionale vedono la presenza di cipresso, di pino domestico, di pino marittimo e, in misura minore, di robinia e di acacia.
Nei suoi boschi vivono il cinghiale, il tasso, la martora, il riccio, il toporagno comune, la talpa, il moscardino, il ghiro, l'arvicola, e il topo selvatico. Tra i carnivori sono presenti la volpe, la donnola e la faina, tra i rettili la vipera comune, la lucertola campestre e il ramarro.
Fino ad oggi sul Monte Massico sono state censite oltre 90 specie di uccelli, tra i quali spiccano la poiana, il nibbio bruno, il gheppio, la civetta, il barbagianni, il cuculo, il picchio verde, il picchio rosso, lo sparviero, la ghiandaia, il gufo comune, la gazza e l'astore. Completano l'elenco numerose specie di passeriformi come l'averla piccola, l'averla capirossa, il torcicollo, il rigogolo, lo scricciolo, la capinera, l'occhiocotto, il pigliamosche, il codirosso spazzacamino, il pettirosso, l'usignolo, il tordo bottaccio, la cinciallegra, il codibugnolo, la passera d'Italia, il fringuello, il verzellino, il verdone, il lucherino, il cardellino, il passero solitario e la calandra. Particolarmente interessante la presenza dell'assiolo, un piccolo rapace notturno che raggiunge la Campania dopo aver trascorso l'inverno in Africa.
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Monte Massico ed il territorio circostante (mappa estratta da Google maps) |
interessantissimo. Belle foto.
RispondiEliminaOttimo reportage. Certo il Monte Massico è abbastanza vasto, e visitarlo tutto sarebbe spettacolare. Immergersi nelle fitte boscaglie, penso sia possibile dal lato di Falciano-Casanova. Dal versante Avezzanese non ci sono boshi sostanziali, ma macchia mediterranea impenetrabile, che comincia quando finiscono gli ulivi.
RispondiEliminaBuon pomeriggio Salvatore,
RispondiEliminacomplimenti per il blog, davvero molto bello e interessante. Mi ha fatto molto piacere leggere questo articolo (a mio avviso preziosissimo per le mie prossime escursioni) sul massiccio del M.te Massico. E' una vera fortuna per il territorio avere persone come te così interessate alla tutela degli interessi storico-naturalistici della zona. Un augurio per i tuoi prossimi articoli! Un saluto
Grazie!
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